Dalla Bassa bresciana alla leadership mondiale di settore. Comipont sogna in grande con la terza generazione

“I nostri sogni? Sono davvero tanti. L’ambizione più grande è quella di far diventare l’azienda leader nel settore di puntelli e ponteggi a livello mondiale. Una bella sfida, certamente difficile, che richiederà massima dedizione e impegno quotidiano. Ci proveremo, con l’obiettivo di crescere anno dopo anno”.

Gli occhi di Andrea ed Arianna Bonazza brillano mentre ci raccontano il passato e il presente di Comipont, azienda bresciana di spicco nel campo dell’edilizia e sponsor della Bagnolese. Il loro sguardo, tuttavia, è rivolto soprattutto al futuro.

“Siamo i rappresentanti della terza generazione. Tutto ebbe inizio con nonno Adriano negli anni Ottanta. Partì da zero in un contesto molto artigianale e votato al porta a porta, ma si spinse anche oltreconfine, in Francia, facendo da apripista verso un mercato estero che oggi ci vede presenti in più di 60 paesi nel mondo, dal Nord-Europa all’America, dall’Africa all’Australia. Il nonno se n’è andato dieci anni fa; nonna Emilia invece è ancora qui al nostro fianco. Ha 78 anni ma lavora con passione ogni giorno e il suo contributo è prezioso”.

È lei la testimone di un’evoluzione cavalcata dal figlio Silvano, che oggi tiene in mano le redini di Comipont responsabilizzando i protagonisti della nostra intervista: “Nel corso dei decenni è cambiato tutto. Rispetto ai nostri predecessori siamo senza dubbio piu tecnici e specializzati e garantiamo prospettive più ampie, utili ad estendere i confini dell’azienda. Per noi è fondamentale diffondere il brand, approfondire un approccio votato al marketing, essere in linea con tutte le certificazioni ambientali, di qualità e energetiche. Siamo già pronti con il bilancio eco-sostenibile”.

La “squadra” di Comipont è composta da una cinquantina di persone. “Oggi è difficile trovare giovani disponibili a lavorare in produzione nel nostro settore. Il ricambio generazionale va molto a rilento. Abbiamo deciso di organizzarci su un solo turno. Crediamo che sia giusto fare giornata ed è molto apprezzato dai nostri operai. Anche il vortice del bonus 110 non ha cambiato la nostra filosofia: niente turni, diamo importanza alle famiglie dei dipendenti e alla vita oltre al lavoro”.

Quello delle risorse umane è un settore vitale per ottenere risultati prestigiosi. “Siamo l’azienda del settore che produce di più in Italia. Sarebbe impossibile senza un gruppo di lavoro motivato. In questi anni abbiamo investito molto nell’automazione, ma pensiamo che non potrà mai sostituire il contributo unico dell’essere umano. L’obiettivo è abbassare le pretese in termini di sforzo fisico, affidandolo a tecnologia e meccanica, mentre l’operaio dovrà garantire sempre più qualità e lavorare di testa”.

Essere colleghi, ma anche fratello e sorella, è più un valore aggiunto che un ostacolo: “Ci frequentiamo anche fuori dagli orari di lavoro. Per noi è fondamentale avere un confronto costante su qualsiasi aspetto. Ci occupiamo di due settori diversi (Andrea commerciale e certificazioni; Arianna acquisti ndr), quindi ci sentiamo responsabili delle nostre aree e dei relativi risultati, ma siamo anche arricchiti dal parere dell’altro, in uno scambio continuo”.

Nel frattempo c’è una fonte d’ispirazione dalla quale assorbire valori e nozioni, principi e stile. “Oggi tutto è in mano a papà, che ci insegna tantissimo. È un imprenditore eccellente nella gestione del personale. Ha la grande capacità di riuscire a far stare bene le persone. Qui non si lamenta mai nessuno, ed è una gran cosa perché il clima aziendale ne giova. Va detto che lui, da buon leader, tende ad accollarsi i problemi e quando qualcuno sbaglia prevale sempre la sua umanità, la ricerca delle soluzioni. Quando noi non sappiamo come uscire da una situazione intricata lui ci illumina all’insegna della calma e della certezza che c’è sempre una via per superare gli ostacoli. Ci rende partecipi, ci guida con gradualità”.

A proposito di guide i fratelli Bonazza non hanno dubbi su cosa chiederebbero al Governo per agevolare le imprese: “Occorre incentivare, anche a livello formativo, le professioni relative al tessuto produttivo. Abbiamo sempre meno personale capace di lavorare. Il mondo del lavoro è saturo di tecnici e povero di operai. Altro aspetto importante sarebbe quello di migliorare la comunicazione con il tessuto imprenditoriale. Il bonus 110 è esploso come una bomba trovando tutti impreparati. Ha fatto schizzare i costi delle materie prime, costringendoci a vivere alla giornata anche nei rapporti con i fornitori, generando incertezza. Oltre a tutto questo sarebbe importante attutire l’oscillazione dei prezzi, troppo volatili per chi deve produrre”.

Spostando lo sguardo oltre i confini dell’edilizia, Comipont considera il mondo dello sport assolutamente confinante con il suo. “Sostenere la Bagnolese, squadra del nostro paese, è da sempre fonte di orgoglio e soddisfazione. Tutto nasce da amicizie profonde, che portiamo avanti da anni, ma anche dall’attività sportiva svolta da nostro fratello Lorenzo. Per noi l’occhio di riguardo deve essere garantito al settore giovanile, votato a proteggere i bambini facendoli crescere in un contesto intriso dei valori tipici dello sport: educazione e rispetto primi fra tutti”.

Il calcio, come spesso accade, è anche fonte di collegamenti eccezionali. “Un nostro cliente di Liverpool è a sua volta sponsor di una squadra della sua città. Abbiamo organizzato una sorta di gemellaggio, con amichevole e terzo tempo qui a Bagnolo. È stata una bella esperienza, ora toccherà a noi fare un salto in Inghilterra”.

La passione per i giovani non esclude l’emozione per la prima squadra. “Andiamo spesso a vederli e siamo al fianco del presidente Sardi per sostenere il suo progetto. Ora, tuttavia, tocca alla squadra metterci del suo. Il salto di categoria è una missione possibile, da centrare assolutamente”. E poi c’è il torneo di Polpenazze: “La Comipont è alle prime esperienze, ma l’estate scorsa siamo entrati nelle migliori otto, arrivando ai quarti di finale. Noi facciamo il tifo, mentre Lorenzo si dà da fare nell’allestire la squadra. Ci riproveremo l’anno prossimo”.

Oltre al pallone c’è spazio anche per i motori: “Siamo attivi anche nel rally, dove sponsorizziamo Andrea Mabellini, che in questi anni ha ottenuto risultati di assoluto rilievo”. Crescita, passione e voglia di vincere. Parole d’ordine valide in azienda e non solo.

Bruno Forza

LA SCHEDA
Azienda – Comipont
Settore – puntelli e ponteggi per l’edilizia
Indirizzo – via Tartaglia 14, Leno (Brescia)
Telefono – 030.9068353
Mail – info@comipont.it
Sito ufficiale – comipont.it
Società sponsorizzata – Bagnolese

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