Calcinato, 75 anni e voglia di stupire. Bianchi: "Il sociale viene prima, ma ai vertici della classifica si sta bene"

“La benemerenza della Lnd per i 75 anni di storia della società è stato un traguardo importante per il Calcinato. Mette in luce un percorso significativo, nel corso del quale abbiamo evidenziato serietà e impegno, ottenendo risultati senza venir meno al rispetto di un connubio tra attività agonistica e sociale che riteniamo indispensabile. Siamo legati al territorio, crediamo nel concetto di sport per tutti nel segno di una cooperazione con le famiglie, andando incontro a quelle in difficoltà”.

Il presidente rossoblù Enzo Bianchi riassume così la filosofia alla base dell’opera quotidiana di un Calcinato che dopo il riconoscimento dello scorso novembre si sta confermando tra le società bresciane del momento. “Quando si celebra un traguardo di questo tipo il pensiero va ai pilastri di questa avventura sportiva. Uno su tutti Elio Pennati, mancato nel 2018. Poi ci sono Nunzio Ponzoni, presidente onorario; Angiolino Antonelli detto “Tata”; Teodoro De Rossi; Gianbattista Podavini detto “Tita”, che segue la parte amministrativa ed ha sviluppato la settimana dello sportivo. Non posso dimenticare figure come Franco Mondo, memoria storica della società e creatore del nostro almanacco, che viene replicato e aggiornato ogni dieci anni. Devo ringraziare anche Gianpiero Soncini, direttore generale e anima operativa del club su più fronti”. 

Guardando al presente il bilancio è positivo. “Non possiamo che essere soddisfatti. Nel girone d’andata abbiamo avuto un rendimento ben oltre le aspettative e nel ritorno ci siamo confermati, ottenendo la salvezza con largo anticipo e dimostrando di poter stazionare ai vertici della classifica. Siamo secondi nel girone F di Prima Categoria, eppure eravamo partiti tra le cenerentole, ora siamo una realtà riconosciuta e tenuta in considerazione dalle avversarie. Nel 2023 (anno solare) abbiamo avuto la media punti più alta, centrare il salto di categoria ci piacerebbe parecchio, anche perché per un paese come Calcinato la Promozione sarebbe la vetrina ideale. I ragazzi ci sperano, in molti hanno già vissuto l’atmosfera di livelli calcistici più alti e la loro esperienza sarà decisiva nel momento clou del campionato. Vediamo cosa succede, una cosa è certa: se si sale lo si fa seriamente, non per abbozzare comparsate”.

Ad incidere sulla cavalcata calcinatese anche la revisione del sistema quote: “Quest’anno è stato possibile garantire maggiore spazio a giocatori di livello che nella passata stagione erano un po’ chiusi per l’obbligo dei giovani. La nostra forza? In questa società c’è un confronto costante, si coopera. Una realtà sana, con un main sponsor come Gruppo Cavagna che rappresenta una garanzia insieme ad altre aziende del territorio serie e solide. La cosa bella è che non ci chiedono traguardi, ma semplicemente di garantire impegno sociale nel segno dei giovani”.

A proposito di linea verde il vivaio del Calcinato è cresciuto ulteriormente nei mesi scorsi: “C’è sviluppo in quantità ma anche in qualità. In tutte le categorie dell’attività di base abbiamo allenatori ed educatori laureati in scienze motorie o con esperienza come tecnici di livello. Vedo che si riesce a fare bene sui due fronti: prima squadra e settore giovanile. Il responsabile del vivaio, Cristian Bonfante, ha entusiasmo, idee e i frutti si vedono. Qui le porte sono sempre aperte per chi vuole praticare questo sport e chi dei nostri intende provare altre esperienze viene lasciato libero. Se poi decide di tornare è il benvenuto. La cosa brutta, che spesso accade, è che certe società seducono e poi abbandonano i giovani. Non si fa così”.

Calcinato, nel frattempo, continua a tessere una rete di relazioni. “Non siamo affatto chiusi tra le nostre mura. Abbiamo un accordo di collaborazione con il Castiglione del quale siamo molto soddisfatti. C’è un filo diretto anche con la Bedizzolese. Si cresce anche attraverso le sinergie”.

Bruno Forza

 

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