La prima semifinale ha acceso il fuoco sotto le ali del Fenix Trophy, la seconda ha bruciato della stessa passione. Quella della Champions dei dilettanti, una competizione europea che porta al “Tre Stelle-Francesco Ghizzi” di Desenzano le migliori 4 squadre delle 12 iscritte alla terza edizione. In campo la terza inglese della final four, l’Enfield Town, contro la rappresentante ceca, il Prague Raptors.
Come le due cugine che l’hanno preceduta sul campo desenzanese, anche l’FC Enfield Town è un club nato dall’azionariato popolare, dei tifosi scissi dall’originaria squadra cittadina alle porte di Londra, l’Enfield FC, che si sono messi insieme tirandone su un’altra, dal nulla, nel 2001. La realtà ceca del Prague Raptors FC, invece, ha nell’inclusività il suo punto di forza, ospitando oltre 50 nazionalità diverse in tutti i ruoli societari, dalla dirigenza ai giocatori. Ed è la più giovane tra le quattro contendenti: il fiocco azzurro (anzi, multicolore) è datato 2017.
Al contrario della partita precedente, che presentava due formazioni che costruivano con 4 difensori e 3 centrocampisti, nel match delle 21 si vedono due difese a 3, con esterni a tutta fascia a correre, mettere cross ed inserirsi per chiuderli, e un trequartista dietro 2 punte. Il trait d’union tra le due gare è l’intensità, massima, che però concede meno precisione, soprattutto quando gli spazi si riducono: negli ultimi 30 metri. L’atteggiamento delle due squadre è simile: ricerca dell’ampiezza a difesa schierata o palla diretta con le maglie avversarie aperte.
Non c’è molto da segnalare sul taccuino nel primo tempo, se non l’incursione con tiro alto di Houdek poco prima della mezz’ora, e la proiezione offensiva di McKenzie a 2′ dal termine, chiusa con un destro largo di un soffio.
Nel secondo tempo sono i Raptors a ripresentarsi con maggiore volontà e qualche idea in più, suggerita da mr. Grant. Uno dei più in palla è Andrea Rizzi, italiano, che riesce a rendersi efficace sia sull’esterno, sia attaccando il lato debole. Sua la situazione migliore capitata nella prima mezz’ora: il numero 3 si trova il pallone nei piedi a centro area dopo una punizione dalla trequarti, ma la sua girata centra in pieno Connolly. Dieci minuti dopo McKenzie deve superarsi in recupero disperato in scivolata per deviare in angolo il tiro a botta sicura di Skilling. Due giri di orologio ed altro grido strozzato nella gola dei tifosi del Prague: Rizzi mette dentro una palla smarcante per Houdek, che ha un rigore in movimento sul destro, ma in girata lo calcia alto.
Non aver trovato il meritato vantaggio è problema, perché le energie cominciano a mancare e l’ultima chance per sbloccare il risultato capita al 90′ all’Enfield Town. Lo 0-0 è salvo grazie ad una parata miracolosa di Banzon su Wyllie, scattato sul filo del fuorigioco: il suo diagonale era destinato all’angolino, ma il portiere riesce ad allungarsi e spostare con le dita la traiettoria. Pochi centimetri che mandano la sfida ai rigori.
Pochi minuti e si va a casa? Macché. La precisione dei giocatori è incredibile. Servono 28 tiri, compresi quelli dei portieri, per definire infine la seconda finalista. Si tratta del Prague Raptors, che festeggia il suo portiere, Banzon, autore di una parata decisiva nei 90′ e di altre due durante la sfida dagli 11 metri.
Il programma di domenica sarà quindi questo: alle 14 finale terzo-quarto posto tra Lewes ed Enfield Town; alle 16.30 la finalissima che vale il trofeo, tra United of Manchester e Prague Raptors.
ENFIELD TOWN – PRAGUE RAPTORS 13-12 dcr (0-0)
Enfield Town (3-4-1-2): Connolly; Parcell, McKenzie, Tanner; Taaffe, Raccolta, Turner, Payne (15′ st Adjei-Hersey); Alves (24′ st Cavaliere); Beckles-Richards (27′ st Onyeajwara), Wyllie. A disposizione: Okotcha, Ippolita. Allenatore: MacPherson.
Prague Raptors (3-4-1-2): Banzon (mvp); Paling, Come, Scherer; Erakovic, O’Dowd, Cabranes, Rizzi; Houdek; Skilling, Lopez (27′ st Bem). A disposizione: Dykyi, Tonchev, Olajos, Ozores, Sarkisyan, Tarasenko, Belyaev. Allenatore: Grant.
Arbitro: Ben Amara di Bergamo.
Assistenti: Arcaini di Cremona e Marini di Brescia.
Note: campo in erba naturale, stadio “Tre Stelle-Francesco Ghizzi” di Desenzano. Spettatori: 300 circa. Ammoniti: Turner (E). Recupero: 0′ e ′2. Sequenza rigori: Rizzi (P) gol, Parcell (E) parato, Cabranes (P) gol, Taaffe (E) gol, Houdek (P) gol, Wyllie (E) gol, Skilling (P) traversa, Tanner (E) gol, O’Dowd (P) gol, Turner (E) gol, Scherer (P) gol, Adjei-Hersey (E) gol, Bem (P) gol, Raccolta (E) gol, Come (P) gol, Cavaliere (E) gol, Paling (P) gol, McKenzie (E) gol, Erakovic (P) gol, Onyeajwara (E) gol, Banzon (P) gol, Connolly (E) gol, Rizzi (P) gol, Parcell (E) gol, Cabranes (P) gol, Taaffe (E) gol, Houdek (P) gol, Wyllie (E) parato.
Matteo Carone