Tutto è nato dalla sentenza del Giudice Sportivo provinciale diffusa lo scorso 13 febbraio in merito al caso di Concesio-Castelmella Allievi Under 17 provinciali giocata il primo del mese corrente. Così riportavamo la decisione nel nostro tradizionale riepilogo settimanale sulla giustizia sportiva (qui l’articolo completo, in uscita oggi i comunicati dell’ultimo weekend di partite): “Le gare contro squadre fuori classifica sono neutre, cioè non vanno considerate come parte del campionato. Ciò costa la sconfitta a tavolino, 25€ di ammenda e la squalifica fino al 15/3/2025 all’allenatore Nicola Bugatti per il Concesio Allievi Under 17 provinciali, reo di aver schierato contro il Castelmella (gare dell’1/2/2025) due giocatori che risultavano squalificati, Manuel Andreoli e Vero Lefter Pasolini. Il Concesio si era difeso affermando di aver tenuto fuori i due giocatori nella precedente partita, contro l’Ospitaletto squadra B, che però risulta fuori classifica, per cui da regolamento il turno di fermo non sarebbe stato valido”.
A seguito della sentenza, Giorgio Gaggiotti, responsabile della società di settore giovanile Mario Rigamonti, ci ha fatto pervenire sue considerazioni in merito al caso singolo e, più in generale, sul tema delle “squadre B”. Riportiamo integralmente qui di seguito gli spunti dedotti dal dirigente, che possono dare il “la” ad un tavolo di discussione su una questione diffusa ed attuale.
CONSIDERAZIONI SULLA SENTENZA del 13/2/2025 gara del 1/2/2025 CONCESIO CALCIO – CASTELMELLA 1963 A.S.D.
Vorrei entrare nel merito di questa sentenza in quanto la reputo grave e dannosa anche per il futuro
delle “squadre B” (che personalmente abolirei dai campionati).
La sentenza cita: La questione su cui verte il reclamo è se la società Ospitaletto Franciacorta sq. B sia da ritenersi “fuori classifica” o se, come sostenuto dalla società resistente, tale società sia invece da considerarsi “con diritto di classifica”, ai fini della corretta applicazione dell’art. 21, comma 4, CGS. Questo Giudice ritiene che la società Ospitaletto Franciacorta sq. B debba qualificarsi “fuori classifica” per i seguenti ordini di ragioni: – il “REGOLAMENTO CAMPIONATI REGIONALI S.G.S. s.s. 2024 – 2025” allegato al CU n. 3 CS del CRL Lombardia, oltre ad essere pubblicato a novembre 2024 e cioé molto tempo dopo l’avvio del campionato in questione, si limita a disciplinare i campionati di livello regionale (e, per quanto concerne la categoria Allievi U17, i soli campionati Allievi U17 Élite e Allievi Regionali U17) e, pertanto, non può applicarsi ai campionati di livello provinciale la cui disciplina è demandata alle Delegazioni provinciali;
Primo discorso, è vero che il comunicato che regolamenta i campionati è stato pubblicato tardi nel novembre 2024 ma è altresì vero che lo stesso è valido per tutti i campionati senza possibilità di eccezioni. Inoltre NON ESISTE altro regolamento del comitato di Brescia che dica che le squadre B siano da considerarsi FUORI CLASSIFICA come asserisce il giudice sportivo.
Le società partecipanti non sono a conoscenza e questo comporterà anche problemi ai fini della classifica finale.
– ciò premesso, la previsione del precitato Regolamento (pag. 31), secondo cui “La partecipazione di una “seconda squadra” o di una “squadra B” ai campionati/tornei provinciali Allievi U17 e U16, Giovanissimi U15 e U14 è da considerare con “CON DIRITTO DI CLASSIFICA – SENZA POSSIBILITA’ DI CONQUISTA DEL TITOLO PROVINCIALE”” è applicabile esclusivamente allorquando la squadra “A” sia iscritta ad un campionato regionale e la “seconda squadra” o “squadra B” sia iscritta ad un campionato provinciale (si veda, come esempio, al caso della società Voluntas Montichiari U17, la cui “seconda squadra” è iscritta al campionato provinciale Allievi U17 con diritto di classifica, in quanto la “prima squadra” è iscritta al campionato regionale Allievi U17 “Élite”); – di conseguenza, la previsione del Regolamento dei campionati S.G.S. di livello regionale non è applicabile al caso di specie, atteso che la squadra Ospitaletto Franciacorta “sq. A” partecipa al medesimo campionato provinciale, inserita nel girone D (nel quale, peraltro, si trova proprio in prima posizione con notevole distacco sulla seconda classificata), mentre la “sq. B” è inserita nel girone C con lo status di “fuori classifica”. – diversamente opinando, si consentirebbe ad una “squadra B” provinciale di una “squadra A” provinciale di concorrere per il medesimo titolo provinciale, classificandosi in gironi diversi con potenziale possibilità di sfidarsi nelle fasi finali del campionato o, comunque, di influenzare i risultati delle avversarie che potrebbero sfidare la “squadra A” nella fasi finali del torneo, di fatto falsando o comunque alterando gli esiti del campionato. Pertanto, qualora si riconoscesse il diritto di classifica alla squadra B dell’Ospitaletto, si consentirebbe a quest’ultima di influenzare l’esito del girone C e, conseguentemente, di influenzare le papabili avversarie della “squadra A” nella fase finale del torneo.
Questo è un discorso fatto personalmente dal giudice per avvalorare la sua sentenza priva di riscontri nelle regole chiaramente citate nell’unico regolamento pubblicato in quanto le squadre B non hanno diritto alla promozione e non potrebbero mai passare ad una fase finale che la metta in concorrenza con la squadra A.
La cosa ancora più illogica è che, qualora passasse il concetto esposto nell’art. 21 comma 4 (“non vengono scontate le squalifiche nelle partite giocate contro squadre fuori classifica”) il giudice sportivo potrebbe spiegarci quando sconterebbero le squalifiche i giocatori sanzionati nelle squadre B? Le loro partite non sarebbero considerate sempre inidonee alla espiazione della squalifica?
Alla luce di quanto sopra, sull’accertato presupposto che la squadra Ospitaletto Franciacorta sq. B sia da considerarsi, nel caso di specie, “fuori classifica”, deve concludersi che i calciatori Andreoli Manuel e Pasolini Vero Lefter non potevano scontare la squalifica nella gara disputata contro la società Ospitaletto Franciacorta sq. B, poiché le squalifiche a carico dei calciatori devono essere scontate nelle gare “che si sono concluse con un risultato valido agli eƯetti della classifica” come previsto dall’art. 21, comma 4, del Codice di Giustizia Sportiva. Pertanto i calciatori in questione non avevano titolo a partecipare alla gara successivamente disputata contro la società Castelmella e il reclamo va quindi accolto.
Aggiungo personalmente la mia contrarietà alle seconde squadre agonistiche se non per permettere l’utilizzo di annate miste per mancanza di numero minimo per la disputa dei campionati (come mi risulta essere stato fatto dall’Ospitaletto per far giocare giocatori del 2009 non avendo il numero minimo per partecipare al campionato u16)
MA
se fosse confermato il regolamento deciso personalmente dal giudice sportivo per giustificare la sua sentenza, chi manderebbe i propri ragazzi a giocare contro le squadre B “FUORI CLASSIFICA” rischiando infortuni e squalifiche senza possibilità di scontare sanzioni per partite senza punti?
Se vogliamo accettare una logica dobbiamo almeno attenerci a quanto fatto fino ad oggi ed ai regolamenti pubblicati, seppure in ritardo, dal crl.
E’ vero che i comitati provinciali avrebbero facoltà di stabilire la regola del “FUORI CLASSIFICA” per le squadre B ma, ad oggi, NON È STATO MAI FATTO.
Inoltre nello stesso campionato ci sono squadre B anche nei gironi A e B (come citato anche dal giudice nella sentenza) e, qualora passasse il concetto che i loro punti non sono validi, sarebbero da cambiare tutte le classifiche del campionato provinciale U17. (Non possono esistere squadre B in classifica ed altre fuori classifica). Inoltre, oltre a non esserci un regolamento, neppure i calendari pubblicati nel comunicato n.9 del 12/9/24 parlano di “squadre B fuori classifica”.
Il Codice di giustizia sportiva è già aberrante e ricco di bachi,contraddizioni ed illogicità ma le società non possono continuare a non avere certezze ed a rincorrere le interpretazioni soggettive dei giudici sportivi anche sulle regole base dei campionati, è ora di decidere regolamenti e soprattutto rendere uniformità di giudiizio almeno per TUTTI i giudici della Lombardia nei 2 gradi di giudizio.