Bella partita, due squadre che giocano a calcio: alla fine il risultato premia il Vicenza, ma per il Brescia è ancora tutto aperto nella fase a gironi. Battendo lo Slavia Praga potrebbe centrare la qualificazione e ha dimostrato di avere qualità e coraggio per riuscirci, specie nel primo tempo. Alla distanza è uscita però la maggiore fisicità del “Lane”, trascinato dalle giocate sontuose di Bau, non a caso numero 10 della squadra, il migliore in campo.
Nella ripresa, invece, il gol arriva subito e il protagonista è sempre il numero dieci del Vicenza: è Bau a procurarsi una punizione dal limite alla prima vera sortita offensiva e a insaccare con una parabola morbida sopra la barriera. Reazione feroce e repentina del Brescia: molto bravo però è Fabris, appena entrato in campo, a dire di no a Pasini. I ragazzi di Pedroni accusano il colpo: ci provano, anche con i neoentrati, ma il Vicenza riesce sempre a prendere alto l’avversario e a ripartire. In alcune occasioni Giglione è graziato, ma nel recupero Excel chiude i conti e manda i suoi al comando del girone. Anche se tutto, e per tutti, si deciderà domattina quando il Vicenza affronterà il Milan e le rondinelle lo Slavia Praga.
BRESCIA-VICENZA 0-2
2’ st Bau, 21′ st Excel
Brescia (4-2-3-1): Giglione; Papetti, Franzoni, Vitali, Bergamaschi; Belli (Bonomi 14′ st), Nichesola; Lenzi (1′ st Delvecchio), Giammanco (Calamaio 1′ st), Sarasini (Possi 17′ st); Pasini. Allenatore: Pedroni.
Vicenza (4-4-2): Rizzo (Fabris 1′ st); Marchesin, Bertizzolo, Sorzato, Marangoni (Menegotto 4′ st); Bau, Spinato, Tait, Excel; Zanella (Rigon 7′ st), Bragagnolo. Allenatore: Dal Santo.
MVP: Achille Bau (2012, Vicenza).
Arbitro: Giannini di Brescia.