Dario Hubner è incredulo. “La delusione è grande, immensa. Nel giro di qualche settimana si è passati dalla lotta per la salvezza in B ad una penalizzazione che ha causato la discesa in C ed ora la caduta nei dilettanti. Non mi sarei mai aspettato un epilogo del genere, sono allibito”.
Il Bisonte non fa mancare il suo appello a chi ha il Brescia nel cuore. “Il fondo è stato toccato. Mi auguro che il Brescia possa finire nelle mani sicure di chi ama davvero quella maglia. Gente del territorio, in ogni ruolo, che voglia bene a questi colori e alla piazza. Non servono sceicchi, l’importante è fare le cose per bene, anche in Serie B se non è possibile puntare più in alto, ma situazioni del genere non sono tollerabili”.
Per l’ex bomber delle rondinelle si tratta di un film già visto in un’altra piazza dove ha lasciato il segno: “Anche il Piacenza ha vissuto situazioni simili, un vero peccato. Non riesco a capire come non sia stato possibile trovare i tre milioni necessari per restare nel professionismo. Auspico che si riparta dall’identità e dal senso di appartenenza. Meglio un giovane della provincia affamato che sente quei colori addosso e dà l’anima rispetto a certi big che camminano. Il Brescia dovrà avere questo spirito, fondamentale soprattutto nei dilettanti, dove ai grandi nomi bisognerà preferire chi conosce la categoria”.