Serata di festa al Mantegna: consegnati gli attestati per il corso Licenza D a 42 allenatori

Sono ben 42 gli allenatori che hanno ricevuto l’attestato dell’AIAC Brescia dopo aver seguito il corso, durato 6 settimane, per la Licenza D e che ha coinvolto le province di Brescia, Cremona e Mantova.

La serata di festa si è tenuta venerdì 20 gennaio presso l’aula magna dell’istituto Mantegna di Brescia e ha visto coinvolte in una splendida sinergia le principali realtà del calcio nostrano. Erano infatti presenti, oltre a Gustavo Aragolaza come allenatore, i rappresentanti dell’AIAC, della LND, dell’AIA e dei direttori sportivi.

I corsisti durante la serata di consegna
I corsisti durante la serata di consegna

Il primo a prendere la parola è stato proprio l’ex tecnico della Primavera del Brescia che ha parlato del libro che ha presentato recentemente, intitolato “Del otro lado del mar”, che racconta la sua storia: “E’ la storia di un ragazzo cresciuto in un paese di 25mila abitanti che sognava di fare il calciatore e che ha girato tante nazioni da giocatore e che poi è diventato allenatore in Italia alla guida di Como, Cagliari e Brescia“.

Spazio poi a Gian Paolo Dosselli, in rappresentanza dell’Associazione Italiana Allenatori di Calcio, che ha parlato dell’impegno profuso dall’Associazione stessa: “L’AIAC negli ultimi tempi ha fatto un percorso molto importante. I nostri presidenti e i nostri consiglieri sono molto impegnati nell’organizzazione dei corsi per gli allenatori. Inizialmente eravamo partiti con i corsi Uefa B e Uefa C poi, per premiare anche chi aveva giocato poco, abbiamo inserito corsi come questo. Abbiamo superato una fase complicata a causa del Covid con i corsi online e non in presenza che hanno penalizzato i partecipanti. L’AIAC rappresenta in consiglio federale sia gli associati che i non associati e il fatto di poter organizzare i corsi è stato una conquista importante. Sappiamo però che dobbiamo migliorare negli aggiornamenti, ma c’è molta attenzione verso tutti gli allenatori e il lavoro che svolgono sul campo“. Uno sguardo anche al futuro, con tanti progetti in cantiere: “Stiamo cercando di impostare un evento insieme a Bergamo sfruttando il fatto che siamo Capitale della Cultura insieme a loro. Inoltre stiamo pensando a un corso di allenatore per i detenuti“. Dosselli ha concluso facendo un grosso “in bocca al lupo” a tutti i corsisti che hanno terminato il loro percorso per ottenere la Licenza D.

Evidente, come detto in precedenza, la sinergia. A ribadirlo è stato Stefano Facchi, attuale rappresentate della provincia di Brescia presso la LND lombarda, che vanta anche un passato da allenatore: “Questo tavolo rappresenta una sinergia all’interno del territorio bresciano e già questo è un grande risultato. Da allenatore non ero abbastanza bravo, mi sono reso conto che non riuscivo a trasmettere ai ragazzi ciò che volevo, quindi e allora ho iniziato a fare il dirigente. Quando ti trovi dietro a un tavolo federale ti rendi conto delle difficoltà di organizzare e prendere parte a un corso per allenatore. Negli ultimi anni è praticamente cambiato tutto e come delegazione siamo molto orgogliosi di aver potuto organizzare molti corsi. I numeri sono a nostro favore e stiamo spingendo per fare ancora di, inoltre vogliamo che la delegazione possa intervenire perché purtroppo ci sono ex giocatori che non possono accedere ai corsi. Vogliamo quindi poter fare segnalazioni per aiutare persone che potrebbero diventare ottimi allenatori. Il nostro obiettivo è quello di poter portare a casa più corsi possibili, non solo a livello di allenatori. Ci sono figure come quella del responsabile del settore giovanile che hanno assolutamente bisogno di corsi di formazione. Stiamo lavorando col CRL e sicuramente arriveremo da qualche parte. In conclusione poi sono d’accordo con quanto detto da Gian Paolo Dosselli: non è l’attestato che fa l’allenatore“.

Sinergia che ha trovato sulla stessa linea anche l’AIA e il presidente della sezione di Brescia, Alessandro Lo Cicero: “Appena ho preso la guida dell’Associazione mi sono accorto che c’erano rapporti tesi con tante realtà e subito ho voluto parlare con Stefano Facchi per sistemare i rapporti e questa sera sono molto felice di essere qui. Come AIA siamo disponibili e aperti a qualsiasi richiesta. I nostri corsi sono aperti anche ad allenatori e collaboratori perché purtroppo in molti non conoscono bene il regolamento. Il mio augurio a questi nuovi allenatori è che siano in grado di istruire i calciatori al rispetto verso tutte le componenti del gioco e quindi anche verso l’arbitro. Un altro invito è che istruiscano il capitano a fare il capitano: se questo conosce il regolamento e parla con l’arbitro si può ottenere qualcosa perché non è vero che le proteste sono inutili“. La carenza di direttori di gara è recentemente stata mitigata dalla possibilità del doppio tesseramento: “Ci sono calciatori che hanno il doppio tesseramento e sono diventati arbitri, questa è un’iniziativa molto bella che aiuta e ci auguriamo che i numeri continuino a crescere“.

In rappresentanza dei direttori sportivi bresciani c’era invece Eugenio Bianchini: “Innanzitutto complimenti all’AIAC e a tutti i nuovi allenatori. Questa è un’associazione che trasmette cultura e che organizza molti corsi. Ciò che posso consigliare e che un allenatore abbia passione, anche se gestire molte teste non è assolutamente semplice. Oggi che avete raggiunto questo obiettivo non pensiate che la strada sia in discesa, perché allenare non è una passeggiata. Se c’è passione arrivano i risultati“.

Infine spazio quindi alla consegna degli attestati che, per alcuni dei partecipanti, erano doppi in quanto hanno ricevuto anche il UEFA B. Questo l’elenco degli allenatori che hanno ritirato l’attestato: Davide Baccoli, Stefano Becchina, Cristian Bergamaschi, Claudio Bergamaschi, Alessandro Bianchi, Enrico Bresciani, Francesco Castellani, Tiziano Cò, Alessandro Dionisi, Mirko Ferrari, Andrea Franzini, Fabio Fusi, Fabiano Gasparotti, Cesare Ghidoni, Pietro Longo, Patrick Manzini, Stefano Marchioni, Marco Meanti, Marius Florin Mihalcea, Nicolò Nervino, Giordano Paganotto, Luca Paghera, Nicola Pasin, Ivan Pellegrino, Antimo Andrea Perfetto, Diego Maradona Petriaggi, Mirko Pini, Andrea Pozzali, Salvatore Puzone, Andrea Mauro Raimondi, Paolo Rastelli, Stefano Rivadossi, Marco Savarese, Marco Scarpari, Stefano Selvatico, Massimo Tedoldi Bertolini, Alessandro Tognini, Stefano Tosoni, Christian Venturini, Roberto Volpi, Marco Zanotti e Graziano Zinesi.

Per chi volesse ricordiamo che le foto della serata sono disponibili nel post pubblicato sulla pagina Facebook dell’AIAC Gruppo Provinciale Brescia:

 

 

 

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