Cavagna Group, un'azienda che ha conquistato il mondo mantenendo il cuore a Calcinato

“Se guardo al nostro gruppo posso dire che, a fare la differenza, è stata la costanza nel lavoro. Una dedizione quotidiana è la chiave decisiva per ottenere risultati nel lungo periodo. A questo approccio aggiungerei umiltà, ottimismo e sete di conoscenza. C’è chi ritiene che la fortuna sia una componente fondamentale, ma se parliamo di 75 anni di storia, a mio avviso, sono altri i principi da tenere maggiormente in considerazione. Ritengo sia meglio puntare su integrità morale, valorizzazione delle persone e investimenti in azienda anziché nei profitti personali”.

Miriam Cavagna, responsabile marketing e comunicazione di Cavagna Group, descrive così la ricetta del successo raggiunto dall’azienda di Calcinato, capace di affermarsi a livello internazionale nel campo delle soluzioni avanzate ed integrate per il controllo, la regolazione e lo stoccaggio dei gas compressi. “Operiamo in cinque continenti, servendo 150 paesi. La maggior parte delle sedi è in Italia, ma abbiamo anche unità produttive e distributive all’estero. I dipendenti sono 1200, la metà dei quali occupati su suolo nazionale. Stimiamo la presenza di un miliardo di nostri prodotti nel mondo”.

Si va dalle valvole medicali per l’ossigenoterapia alle bombole di uso domestico e industriale, passando per regolatori per reti canalizzate e cabine di riduzione, fino alla strumentazione a disposizione di sub e pompieri. “Ci occupiamo di tutto ciò che serve per controllare e regolare il flusso del gas. Stiamo investendo molto in ricerca e sviluppo, guardando alle nuove molecole di origine rinnovabile (idrogeno, biogas, biogpl), che verranno utilizzate nel prossimo futuro in sostituzione dei combustibili fossili. L’altro fronte di innovazione è quello che riguarda la digitalizzazione dei processi e dei prodotti, che saranno sempre più in grado di comunicare e raccogliere informazioni”.

Ce n’è un terzo, vissuto con passione e sensibilità, spesso nel silenzio, preferendo sostare dietro le quinte anziché posizionarsi sotto i riflettori. È quello sociale, declinato soprattutto nel sostegno al territorio in ambito sportivo. “Da trent’anni supportiamo l’Us Calcinato, realtà davvero importante per il suo impatto sulla comunità. Il club ha particolare attenzione all’integrazione dei residenti. In rossoblù ci sono tanti ragazzi di diverse etnie e viene dato spazio a tutti, soprattutto a coloro che hanno meno possibilità. Ovviamente le porte sono aperte anche a chi viene da fuori, ma la priorità di questo progetto è vedere indossare la maglia del Calcinato ai ragazzi del paese. Negli anni scorsi è nata anche la squadra femminile, iniziativa che ci rende ancor più orgogliosi di essere main sponsor. Oltre a questa esigenza primaria di simbiosi con il territorio per noi le priorità sono due: innanzitutto che il club abbia un bilancio sano e in positivo; in secondo luogo che la prima squadra possa puntare ad un salto di categoria inseguendo giorno dopo giorno un obiettivo ambizioso”.

Accanto a Miriam Cavagna siede Daniele Maccabiani, vicepresidente del Calcinato e dipendente di Cavagna Group, che annuisce con convinzione. “L’anno scorso la promozione ci è sfuggita per un soffio sia in campionato, attraverso i play-off, sia in coppa. Daremo il massimo per riscattarci e attuare un salto di qualità in linea con le nostre aspettative. Per quanto concerne la nostra identità siamo in linea con la filosofia societaria, condivisa con Cavagna Group: in prima squadra su una rosa di 20 calciatori una dozzina sono di Calcinato e almeno la metà sono titolari in pianta stabile. Guardando al settore giovanile, che coinvolge più di 200 tesserati dai primi calci alla juniores, operiamo prestando estrema attenzione a situazioni famigliari difficili: giocare a calcio è un diritto anche per chi non può permettersi la retta”.

Nelle ultime stagioni, nonostante un paio di retrocessioni dure da digerire, il Calcinato ha rinnovato il suo assetto societario e i servizi offerti ai tesserati. “Abbiamo un direttivo ringiovanito e idee nuove. L’ultima della serie riguarda l’inserimento di uno psicologo nel team. Si tratta di accorgimenti che anni fa erano impensabili nel panorama dilettantistico, ma è giusto e bello crescere. Anche l’affiliazione con l’Hellas Verona ci ha consentito un bel passo in avanti, soprattutto nell’ottica della condivisione di esperienze formative per i nostri allenatori. Con il Comune siamo allineati, bisogna cooperare. Speriamo che i progetti strutturali in corso possano essere realizzati prima dell’estate. La nostra esigenza primaria è disporre di un campo sintetico in più”.

Cavagna racconta così le ragioni di questo matrimonio ormai lungo e fruttuoso: “L’azienda ritiene giusto sponsorizzare chi condivide quei valori che riteniamo importanti. Vediamo il calcio come strumento di aggregazione e educazione. Tiene impegnati ragazzi di ogni età in modo sano e costruttivo. L’opera del Calcinato va quindi preservata, monitorata e valorizzata. Cavagna Group è in prima linea perché vuole sostenere la comunità di cui si sente parte. La visibilità ci è sempre interessata poco. Le abbiamo preferito, negli anni, una presenza silenziosa ma attiva e concreta sul territorio. Abbiamo una caratura internazionale, ma siamo attenti al locale”.

Uno stile che spiega anche la lontananza, comune a molte grandi imprese bresciane, dai palcoscenici più prestigiosi del calcio. “Il nostro orientamento è prevalentemente sociale. Ci piace fare senza apparire, non inseguiamo il prestigio o ritorni da attività di questo tipo. Non giudichiamo chi investe con strategie diverse dalla nostra, ma preferiamo sostenere le realtà più piccole, quelle che necessitano di aiuto per svolgere la loro attività ordinaria”.

Un impegno confermato anche in un momento storico delicato, segnato prima dalla pandemia, poi dalla guerra in Ucraina e dalla crisi energetica. “Ovviamente siamo molto esposti, ma siamo abituati ad operare in situazioni politiche complesse. In molti paesi in cui siamo presenti ci sono state o ci sono ancora tensioni significative e conflitti. Penso all’Iraq e all’Iran, alla Siria e al Sudamerica. Dove ci sono guerre c’è bisogno di energia per sostenere la vita di tutti i giorni. L’esempio attuale sono le bombole di gpl necessarie per alimentare i campi profughi. Essere presenti ci inorgoglisce, siamo capaci di operare anche in aree del genere”.

Il futuro è complicato da decifrare, ma l’esperienza insegna e guida anche azioni di tipo preventivo. “È molto difficile prevedere gli scenari a lungo termine. Occorre navigare a vista, ma ci aspettiamo un 2023 stabile e siamo cautamente ottimisti perché i segnali che arrivano dagli Stati Uniti fanno ben sperare. Ovviamente nel recente passato non siamo rimasti in balia degli eventi. Mesi fa abbiamo investito nel fotovoltaico per dare garanzie di continuità ai nostri impianti. L’attività in Russia è congelata, ma siamo presenti nel mercato ucraino, in un paese che ha bisogno di materiali e sostegno”.

La visione di Cavagna Group, insomma, è nitida: “Puntiamo ad essere protagonisti dove c’è gas, consolidando la nostra presenza. Crescita e sviluppo sono le parole chiave e non sono figlie di sogni, ma di una giustificata concretezza”. Il Calcinato prova a posizionarsi sulla stessa lunghezza d’onda, trasferendo questo spirito in ambito sportivo: “Vogliamo essere protagonisti fino al termine della stagione, centrando l’obiettivo. Non solo: la società punta a trovare continuità nella programmazione e nell’organizzazione” conclude Maccabiani. “Stiamo creando il giusto mix tra dirigenti sportivi esperti e giovani portatori di innovazione. La sinergia con Cavagna Group sarà sempre più solida e virtuosa. Ci piacerebbe portare in azienda i nostri calciatori per mostrare loro l’efficienza e la passione che ci sono dietro al nostro main sponsor. Sarebbe un’esperienza preziosa, utile a motivarli e ispirarli”.

Bruno Forza

LA SCHEDA
Azienda – Cavagna Group
Indirizzo – via Statale 11/13, Ponte San Marco
Telefono – 030.9663111
Società sponsorizzata – Calcinato
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