La delibera della Corte Territoriale d’Appello sul caso Rigamonti-Sirmione (qui il riepilogo del comunicato del Giudice Sportivo di giovedì scorso, qui l’approfondimento sul caso, qui le prime reazioni in merito) ha cambiato fisionomia ad una delle regole standard che mediavano il rapporto tra prime squadre e squadre agonistiche. Nella giornata di oggi, alla vigilia di un nuovo weekend di gare, il Comitato Regionale Lombardia ha scelto di mettere sotto i riflettori la nuova disposizione, attraverso una comunicazione ufficiale. Il rischio che si corre, infatti, è che per molte società tale importante cambiamento sia passato inosservato. La conseguenza potrebbe dunque essere un’ondata anomala di ricorsi in caso, ad esempio, di utilizzo nella Juniores di giocatori in età ma squalificati in prima squadra.
Riportiamo di seguito la nota della delegazione lombarda.
Si invitano le Società a tenere conto dell’orientamento attualmente espresso dalla Corte Sportiva di Appello Territoriale con delibera pubblicata sul Comunicato Ufficiale n. 51 del 23 febbraio ed a prestare, pertanto, la massima attenzione e prudenza nell’esecuzione delle squalifiche dei propri tesserati.
Il Crl, nel ribadire l’autonomia decisionale degli organi di Giustizia Sportiva, precisa che, dopo approfondite ed immediate valutazioni interne, sta interessando gli organismi centrali preposti, ritenendo che il tema abbia risvolti interpretativi di rilevanza nazionale, al fine di ottenere linee guida sulle modalità di esecuzione delle sanzioni.
Non appena si riceverà riscontro alle iniziative intraprese, se ne darà comunicazione alle Associate.