La stagione calcistica bresciana 2022-2023 è andata in archivio ieri sera a Casazza, nella splendida cornice di Area 12 Hub, dove la delegazione di Brescia della Lnd ha organizzato un epilogo dell’annata intriso di contenuti tra recente passato, presente e prossimo futuro.
Sul palco hanno sfilato dirigenti federali regionali e provinciali, in platea non sono mancati i rappresentanti di decine di società nostrane, molte delle quali incoronate per i successi ottenuti in campionato con prima squadra o formazioni giovanili.
Sergio Pedrazzini, numero uno del Crl, ha sottolineato l’importanza della grande novità riguardante la formazione degli allenatori, per poi focalizzarsi sull’imminente riforma dello sport: “Si tratta di una legge sbocciata con principi sani, ma che si è sviluppata in modalità poco consone, soprattutto in ottica dilettantistica. Quattro governi se ne sono lavati le mani, ora finalmente il ministro Abodi si è seduto ad un tavolo con noi ed ha attivato un decreto correttivo che sistemerà le cose. La riforma dovrebbe entrare in vigore l’1 luglio, ma potrebbe slittare di qualche mese proprio per ristrutturarla al meglio. Da parte nostra possiamo garantire alle società che siamo in procinto di attivare sportelli dedicati e che organizzeremo convegni e formazione sul tema”.
Grande attenzione anche ai temi di natura educativa e sociale: “Purtroppo viviamo in una società in cui i veri valori dello sport sono minacciati. Sui campi violenza e razzismo non sono mancati nel corso della stagione. Anche il bullismo, sia in presenza sia online, continua a rappresentare un problema gravissimo. Il nostro dipartimento sociale è operativo in tal senso. Una cosa è certa: non staremo a guardare. Molto è stato fatto e dovremo fare sempre di più”.
In tal senso risulta strategica la sempre più stretta collaborazione con il mondo arbitrale, rappresentato sul palco dal presidente regionale dell’Aia, Emilio Ostinelli, e dal presidente provinciale Alessandro Lo Cicero, soddisfatto per il lavoro svolto sin qui: “Possiamo dire di essere ripartiti. Ora è tempo di innalzare la qualità dei nostri fischietti. Il doppio tesseramento è prezioso sotto tutti i punti di vista. Ci consente di ottenere nuove leve, che spesso si dimostrano di livello grazie all’esperienza da calciatori, e porta cultura nel mondo delle società sportive. Ha fruttato 15 arbitri alla sezione di Brescia e 5 a quella di Chiari. Possiamo fare ancora di più e invito le società a sensibilizzare i loro giovani su questo argomento”.
I numeri del movimento lombardo, nel frattempo, continuano ad essere considerevoli: 1.300 società, 9.500 squadre, 186mila tesserati, 99mila gare all’anno, con Brescia che è sempre più, a detta degli esponenti lombardi, tra i fiori all’occhiello del calcio regionale e portatrice di idee e innovazione.
“Serate come questa ci riempiono di soddisfazione – ha commentato il delegato provinciale Stefano Facchi -, costituiscono un’opportunità di incontro, aggiornamento e festa per tutti. La partecipazione è stata carica di entusiasmo e vogliamo insistere sempre più su questa via, magari portando momenti di premiazione anche sui campi per regalare ai protagonisti dei nostri campionati ricordi memorabili. Il bilancio di questa stagione è senza dubbio positivo su più fronti, ma si può e si deve sempre migliorare. Ciò che mi sento di chiedere alle società è di andare oltre il calcio giocato, le partite e i trofei. Se vogliamo fare le cose per bene occorre leggere i comunicati, dialogare con i nostri uffici, utilizzare i nostri canali di comunicazione, essere informati sulle regole ed organizzare al meglio l’attività a 360 gradi. Se opereremo sempre più in questo senso ci saranno benefici per tutti”.