"La finanza nel pallone", il libro per capire come gestire i propri soldi in gergo calcistico

“Attraverso la metafora calcistica ho pensato di descrivere ciò che avviene a livello di gestione del patrimonio, puntando a stimolare la curiosità che conduce all’educazione finanziaria e rispondendo alle domande di tutti quei giovani che si affacciano al mondo degli investimenti per la prima volta”.

Rinaldo Rizzi descrive così, sia nel retro di copertina del suo libro sia nel corso di una chiacchierata informale, la natura del suo recente progetto editoriale. “La finanza nel pallone” è il frutto di anni di esperienza nel settore e di una passione che si dirama su due fronti: quello professionale e quello calcistico. Un binomio che si respira a pieni polmoni nella sede di Villa Adhoc, sede operativa della Rizzi & Guana Private Bankers. “Io e Marco iniziammo a collaborare nel 2005, entusiasmo e dedizione ci animano da allora. Nel 2013 fondammo questo coworking che oggi è una realtà consolidata al sostegno di numerose famiglie e volti del calcio bresciano e non. Tra i nostri clienti c’è chi disputa il Torneo di Polpenazze e chi milita in Champions League. L’attenzione alle proprie finanze, ovviamente, è un tema che riguarda tutti”.

Rizzi spiega così il suo approccio operativo. “Per noi si parte sempre dalla persona, che viene prima di tutto. Su figure come la nostra ci sono tanti luoghi comuni, la gente spesso ti concepisce come il venditore di turno, invece posso assicurare che in questo lavoro una componente fondamentale è il desiderio di aiutare gli altri e anche la realizzazione del libro (autoprodotto ndr), ne è la dimostrazione. Si tratta di un progetto che avevo nel cassetto da qualche anno. La recente crisi dei mercati finanziari, accentuata dal conflitto in Ucraina e dalla crisi energetica, mi ha spinto ad accelerare i tempi. Ho pensato che fosse utile, in un momento del genere, avvicinare il risparmiatore al mondo della finanza all’insegna della semplicità e avendo tanti clienti nel mondo del calcio ho pensato di focalizzarmi lì. Quello del pallone è un linguaggio noto alla maggioranza degli italiani, quale mezzo migliore per rendere la finanza comprensibile a tutti?”.

Sfogliando i vari capitoli la strategia di Rizzi emerge in modo limpido. Si va dai primi rudimenti (il tuo campionato, la disciplina, i giocatori, educazione finanziaria) alle abitudini vincenti, perché “investire è un lungo campionato”. Nel mezzo ci sono le basi del gioco, con le azioni fondamentali da mettere in pratica alla scoperta di obbligazioni e fondi, polizze e piani pensionistici. Rizzi fornisce assist, spiega come semplificare le giocate, come strutturare la propria formazione tra difesa, centrocampo e attacco studiando gli avversari, restando concentrati sulla partita, evitando i rischi e facendo squadra con il proprio consulente. Giocando con il proprio stile, ma in modo corretto.

“La metafora calcistica è ideale in campo finanziario. Un esempio? Molti iniziano un investimento e si rammaricano se le cose non funzionano subito come vorrebbero, ma la partita dura 90 minuti, non 15. È importante fare cultura in questo senso. Un consiglio? Scegliere i giocatori giusti in base alla partita che si vuole disputare sia in ottica risparmio sia in funzione dei progetti di vita”.

Concetti semplificati e condotti alla portata di tutti per evitare problemi seri, come sottolinea Marco Guana: “Lo spauracchio più grosso sarà il buco previdenziale. Ce ne accorgeremo quando la pensione corrisponderà ad un terzo dell’ultimo reddito. Il nostro scopo è sensibilizzare su questo tema, ma non è semplice perché chi lavora oggi ed ha ancora decenni davanti ha come modello i propri genitori che sono andati in pensione con l’80% dello stipendio. In futuro non sarà così, i trentenni e i quarantenni devono capirlo. Va costruito un percorso. Il mondo della finanza è cambiato, quindi anche il cliente deve cambiare. A volte ci sono delle resistenze molto forti, ma non si può più restare ancorati ai modelli dei nostri nonni: prendere i soldi e metterli in banca, in posta o sotto il materasso non è la soluzione, anche in ottica inflazione. La nostra missione è conoscere chi abbiamo di fronte, capirne le esigenze, non lasciare sole le persone”.

Altro tema delicato è quello delle successioni: “I giovani vanno educati alla gestione del patrimonio. Spesso abbiamo a che fare con situazioni in cui i nonni hanno costruito ricchezza, i genitori l’hanno mantenuta e i giovani commettono errori perché non dispongono degli strumenti necessari”.

“La finanza nel pallone”, ovviamente non è un libro di magia. “La sfera di cristallo – precisa Rizzi – non ce l’ha nessuno, ma prima si prende coscienza di dover giocare questa partita meglio è. Per vincerla, o comunque non perderla, il primo pensiero deve essere curare la fase difensiva. Messa in sicurezza la porta ognuno adotta la sua strategia in base ai propri obiettivi”.

Sul libro c’è la firma di Rizzi, ma oltre a lui e Guana ci sono molte altre impronte sulle 107 pagine realizzate. Quelle dei collaboratori e degli stagisti di Villa Adhoc, di Roberta Trotta per la parte grafica e di Andrea Masciaga all’editing: “Andrea mi ha ispirato – ammette Rizzi -. Il suo libro ‘Ci alleniamo anche se piove’ è straordinario, come dimostrano i risultati ottenuti, con 5 milioni di copie vendute. Mi ha aiutato a revisionare ‘La finanza nel pallone’, che ha ottenuto importanti recensioni su Calcio e Finanza e altre testate di settore. Il mio obiettivo? Semplicemente informare le persone e trovare nuovi clienti con i quali giocare questa partita. Stiamo pensando anche ad una versione in inglese visto che nei nostri campionati professionistici ci sono sempre più calciatori stranieri”.

Non finisce qui, perché se cultura e finanza devono andare a braccetto anche il mondo della scuola può giocare un ruolo cruciale in questa sfida. “In passato mi sono dedicato a progetti educativi con bambini delle elementari e ragazzi delle superiori – racconta Guana -. Sono fermamente convinto del fatto che il mondo dell’istruzione debba aprire le porte ai professionisti di svariati settori per portare l’esperienza vissuta nel mondo del lavoro direttamente nelle aule, rendendo le lezioni un po’ meno teoriche e un po’ più concrete, ma vedo la scuola molto lontana da questo pensiero. Purtroppo progetti di questo tipo dipendono molto dalla sensibilità del singolo professore e trovare continuità in questo modo diventa difficile. Siamo molto indietro”.

In attesa di tempi migliori c’è “La finanza nel pallone”, un libro per tutti disponibile su Amazon.

Per conoscere da vicino l’autore e per usufruire delle consulenze di Villa Adhoc clicca qui.

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