Manca ormai poco al calcio d’inizio del primo Mundialito Bresciano, evento dispiegato lungo il prossimo weekend, da stasera a domenica (inizio alle 19.30) ed ospitato dall’oratorio di Casazza. In campo oltre 80 bambini dagli 11 ai 13 anni, di 23 nazionalità diverse di origine (qui la presentazione dettagliata del torneo). Prima di affrontare la lunga serie di sfide, i principali promotori della manifestazione hanno preso parola per darne i riferimenti e fare l’in bocca al lupo ai partecipanti.
In prima fila si è posto il Comune di Brescia, nella persona dell’Assessore allo Sport Alessandro Cantoni: “Carissimi ragazzi, questo Mundialito è davvero una cosa meravigliosa: 80 ragazzi, 23 nazioni, un solo campo ma mille storie da raccontare. Si gioca, si fa sport, si tifa e si costruisce qualcosa di grande: amicizia, rispetto, inclusione. Godetevela fino in fondo, ricordatevi che lo sport è il nostro linguaggio comune, uno strumento educativo importantissimo, coloro che fanno sport crescono con sani valori e rimangono persone perbene per tutta la vita. Buon Mundialito a tutti!”.
Giorgio Zubani, rappresentante del Patto bresciano di fraternità interreligiosa, ne è il primo ideatore: “Il primo Mundialito Bresciano ha preso forma a seguito dell’incontro che i rappresentanti del ‘patto bresciano di fraternità interreligiosa’ hanno avuto lo scorso anno con l’associazione arcobaleno, espressione del movimento dei focolari, che 40 anni fa aveva organizzato a Milano il mundialito di calcio quale occasione di incontro e esperienza di fratellanza con le comunità straniere presenti a Milano. La sintonia di intenti ci ha stimolato a proporre anche a Brescia la modalità di dialogo e amicizia tra le persone anche di origine straniera e di diverse confessioni religiose. Solo la professionalità di Bruno Forza e la sua tenacia ha permesso l’organizzazione di questa prima esperienza e a cui va totalmente il merito. Mi auguro che questo torneo possa riscuotere l’interesse di tutte le persone e che attraverso lo sport si possa costruire un modo di pace e tolleranza partendo dalla nostra terra bresciana”.
La chiosa è di Bruno Forza, direttore di CalcioBresciano.it: “Sui banchi di scuola e nei campi di calcio bambini e ragazzi ci dimostrano che un’integrazione virtuosa e funzionante è possibile. Il Mundialito vuole mandare questo messaggio agli adulti, che troppo spesso tendono a frammentare la nostra società all’insegna dell’individualismo o ad annacquare l’identità e le tradizioni finendo per impoverire la ricchezza dell’incontro. Il calcio, ancora una volta, ci svelerà le sue enormi potenzialità, nel segno delle nuove generazioni, che dovranno custodire e valorizzare questa esperienza unica. Per CalcioBresciano è un onore essere tra i protagonisti di questa iniziativa. Sentiamo il dovere di andare oltre la nostra mission editoriale”.