Dal Giornale di Brescia
Non intende appendere gli scarpini al chiodo. Punta a trovare una nuova squadra, meglio se in una città di mare. Nel frattempo Mario Balotelli si dà al volontariato al fianco dei bambini. Un’esperienza obbligata dopo l’ennesima disavventura extra campo della sua vita, che si è trasformata in una opportunità. Che ora intende proseguire nonostante nei giorni scorsi abbia concluso il percorso di giustizia riparativa concordato con il tribunale di Brescia. Per sei mesi infatti ha collaborato con l’associazione Bimbo chiama Bimbo, con sede a Mompiano, dove ha aiutato i più piccoli tra gioco e attività. «È stata un’esperienza molto positiva che mi ha permesso di conoscermi meglio e migliorare come persona» commenta al GdB l’ex attaccante di Inter, City, Milan e Brescia. Dall’incidente. Per capire come tutto ha avuto inizio bisogna riavvolgere il nastro fino alla serata del 23 novembre di due anni fa quando Balotelli, all’epoca in forza all’Adana Demirspor in Turchia, esce di strada con la sua auto in via Orzinuovi in città. Fa tutto da solo, lui non riporta ferite, mentre la potente Audi che guidava è distrutta. Quando arrivano gli agenti della Polizia locale Balotelli rifiuta di sottoporsi all’alcoltest.
«Spaventato dalla presenza di giornalisti e fotografi arrivati subito» dirà. La patente gli viene ritirata e scatta anche la denuncia penale. Ed è in questa fase che i suoi avvocati, Vittorio Rigo e Luca Broli, scelgono la strada della messa alla prova, ovvero «sostituire la pena con lo svolgimento di attività non retribuita in favore della collettività che deve essere svolta presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni ovvero presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato». E con il parere favorevole dell’associazione «Bimbo chiama Bimbo» prima e del Tribunale poi, Mario Balotelli in primavera ha iniziato il percorso di 40 ore conclusosi pochi giorni fa. «Ora continuo». Il primo dicembre l’attaccante che vive in città e che si sta allenando per farsi trovare pronto in caso di chiamata da un nuovo club, dovrà presentarsi davanti al giudice per l’udienza in cui il tribunale di Brescia dichiarerà estinto il reato commesso (l’aver rifiutato di sottoporsi all’alcoltest) per esito positivo della messa alla prova. Balotelli però ha già manifestato ai suoi legali e all’associazione bresciana con cui ha collaborato che intende proseguire l’impegno a fianco dei bambini anche se non ha più alcun obbligo. «Sono stato accolto molto bene dagli educatori e da tutte le persone che lavorano a “Bimbo chiama Bimbo“. E lui non si è mai sottratto con foto e autografi concessi ai più piccoli e scambi con il pallone anche con i più grandi. Così Super Mario ha cancellato l’ennesima «balotellata» della sua carriera.