"Il mio sogno? Vorrei che il calcio italiano si evolvesse. Quando sento ragionamenti vecchi di cinquant'anni provo dispiacere per il pubblico e gli appassionati. Mi piacerebbe che il merito e i valori venissero messi al primo posto, insieme alla conoscenza e alla bellezza, è un auspicio che vale per tutti i campi della nostra società. Fosse per me investirei il più possibile in cultura, la medicina di tutti i mali, ciò che serve all'Italia per aprire la mente di un Paese che è diventato pessimista, timoroso, vittima di un conservatorismo becero".
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