Brescia Femminile, Giuseppe Cesari guarda avanti: “Prima del debutto in Champions ho pianto di gioia. Ora vogliamo il secondo Scudetto. Per crescere servono un impianto tutto nostro e più allenamenti”

cesari intervista

Il 2014 è stato l’anno del Brescia Femminile, non c’è ombra di dubbio. Il primo Scudetto della società di Giuseppe Cesari ha lasciato il segno nella storia del calcio bresciano avvicinando città e provincia ad una disciplina fino a poco tempo fa snobbata. L’impressione, tuttavia, è che il meglio debba ancora venire perché dopo un inizio di stagione complicato le Leonesse sono tornate in vetta alla classifica e hanno una gran voglia di assaporare nuovamente l’esperienza continentale della Champions, mentre il loro patron pensa ad un centro sportivo tutto suo e ad abitudini da professionisti per ridurre il gap con le big d’Europa.

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L’Intervista al Top Player – ‘Quagliarella’ Fattoruso dà la carica al Manerbio: “Play off ancora possibili. Appiani un esempio, io punto a riconfermarmi”

fattoruso

Una vita in biancoverde, dal settore giovanile alla prima squadra. Solo una l’esperienza lontana da Manerbio, parentesi che ha peró considerevolmente arricchito il bagaglio dell’estroso esterno classe 1991. È la sintesi del percorso intrapreso da Vincenzo Fattoruso, Top Player di giornata del Fantacalcio Bresciano grazie al poker d’autore realizzato sul campo del Montirone: “Una sfida abbastanza sentita, anche perchè sul loro campo negli ultimi anni erano arrivate solo batoste. Questa volta la tendenza si è invertita, il mister in settimana ha preparato benissimo la sfida e noi siamo stati bravi a mettere tanta cattiveria e determinazione. Fin dai primi minuti la partita si è messa nei binari giusti”.

Esoneri nei dilettanti: in questa stagione siamo già a 29 dalla D alla Seconda. Lanzi a Verolavecchia dopo le Rondinelle: era tesserato da dirigente

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E’ stata la settimana degli esoneri e delle dimissioni, per un totale di 4. Ci siamo così chiesti quanti fossero stati, sin qui, i cambi di panchina nei dilettanti e la cifra raccolta, solo per la provincia di Brescia, è disarmante: 29. Sono più gli allenatori esonerati delle settimane effettive di gioco, ne è saltato quindi più d’uno a settimana, Terza Categoria escluso (a tal proposito, è saltato l’approdo di Casari al Franciacorta, secondo il club per ragioni burocratiche anche se il tecnico sembra pensarla diversamente…).

La vendetta del Gavardo dopo il ricorso del Prevalle: “Se ci daranno partita persa schiereremo la Juniores contro Cazzagobornato e Bienno”

gavardo vendetta

In attesa del pronunciamento del giudice sportivo è guerra fredda tra Prevalle e Gavardo. Colpa del ricorso dei biancorossi, sconfitti domenica sul campo ma speranzosi di poter ottenere i 3 punti per un cavillo regolamentare legato all’utilizzo del classe ’99 Tanghetti, per il cui impiego – da regolamento – sarebbe necessaria una visita medica aggiuntiva a quella tradizionale.

La mannaia del giudice sportivo: Ghedi sotto osservazione per insulti razzisti all’arbitro. Clamoroso ricorso del Prevalle: il Gavardo in campo nel derby con un 1999, serviva una visita medica supplementare?

cartellino rosso ok

Comunicato del giudice sportivo particolarmente succoso, oggi, con due casi su tutti. Il primo, in Promozione, riguarda il Ghedi, cui è stata comminata una gara da giocare a porte chiuse (ma la sanzione è sospesa come da regolamente, ci sarà un periodo d’osservazione di un anno per evitare l’incorrere in recidive) per insulti razzisti ai danni dell’arbitro. La seconda, più clamorosa (le voci circolavano già da diverse ore), conferma la volontà del Prevalle di inoltrare ricorso contro il Gavardo per aver schierato, nel derby vinto 2-1 da questi ultimi, un giocatore del 1999 (Tanghetti) che a loro dire per militare in prima squadra dovrebbe effettuare una visita medica supplementare oltre a quella ‘classica’. Un caso più unico che raro, che può fare giurisprudenza. Si attende ora, nel prossimo comunicato, la decisione definitiva. Intanto, il risultato del campo non è omologato.

Qui, tutte le squalifiche:

I 50 anni di Gica Hagi. Brescia lo ha amato e lo ama ancora

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Dal Corriere della Sera – Brescia

Andrea Pirlo è partito da Brescia, Roberto Baggio e Pep Guardiola qui hanno finito la loro carriera. Gheorghe Hagi, invece, approdò al Rigamonti a 27 anni, nel momento della piena maturità per un calciatore. Sosta, non forzata, tra Real Madrid e Barcellona. Per questo, c’è chi ritiene che sia stato lui il più forte giocatore di sempre ad essere passato dal Rigamonti. Oggi spegnerà 50 candeline a Costanza, in patria, dove aveva già fondato la sua accademia e ora è tornato ad allenare (è nono in classifica) il Viitorul dopo un black out di tre stagioni. Vi gioca anche il figlio Ianis, classe 98, un predestinato sul quale si è già fiondata la Roma. Trequartista, neanche a dirlo. Come papà.

Pallone d’Oro, Argento e Bronzo Bresciaoggi, i finalisti: Franchi e Savoia grandi favoriti, Bacchiocchi e Manini esclusi a sorpresa

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Si avvia alla conclusione la lunga corsa per Pallone d’Oro, d’Argento e di Bronzo messi in palio come ogni anno dal quotidiano Bresciaoggi. Ieri alle 19 si è chiusa la raccolta dei tagliandi e sono stati resi noti i nomi dei 12 finalisti per ogni categoria che si sfideranno nella finale di sabato alle ore 14.30 (diretta video su Brescia.tv e scritta su Calciobresciano.it come da tradizione). Ognuno di questi parte con un punteggio di partenza derivante dai tagliandi portati, ora starà alla giuria tecnica stravolgere o confermare le classifiche. I favoriti sembrano essere Franchi (il grande escluso è Bacchiocchi) e Savoia, per i due premi più ambiti, mentre per il Pallone di Bronzo sarà bagarre. Si parte da qui: