Roberto Avanza non è più l’allenatore della Bagnolese. In realtà, come spiega lo stesso tecnico in una nota, “a tutti gli effetti non lo sono mai stato”. La situazione è quella descritta da tempo e portata nuovamente a galla dal #salvatelabagno che sta circolando con insistenza sui social in queste ore. Il presidente Bambini, senza avere la maggioranza del consiglio direttivo, ha dato mandato all’ex tecnico del Borgosatollo di allestire una squadra vincente, “ancora più forte della precedente” (ha ricordato Avanza), ma nelle ultime ore la situazione è precipitata. Gli altri membri del consiglio hanno intrapreso le vie legali, infine l’incontro tra Avanza – che voleva vederci chiaro sulla vicenda – e Bambini ha provocato le dimissioni dell’allenatore.
“Mi ha rassicurato in tutti i modi, ma ho constatato che la situazione era diversa rispetto a come me l’aveva descritta. Mi scuso tantissimo con i miei giocatori, ma con la mia decisione intendo liberarli ancora in tempo per consentire loro di trovare una squadra come meritano, perché a loro voglio bene”, questo lo sfogo di Avanza, che ora resta quindi senza panchina dopo aver rifiutato almeno un paio di offerte buone, su tutte quella del Real Dor e del Cellatica. Da Mocinos a Dincao, ora, scatta l’asta per arrivare ad aggiudicarsi i pezzi pregiati di una Bagnolese che stava nascendo con l’intento di stravincere il campionato: oltre ai due già indicati, sono ora liberi Grassi, Aiolfi, Tomasi, Scalvini, Demrozi, Braga, Luca e Roberto Vitali.