Pallone d’Oro, i magnifici 12: Savoia al comando, ma arriva la carica dei bomber

pallone doro

Anche il Pallone d’Oro ha i suoi 12 finalisti che venerdì’ sera (diretta testuale su Calciobresciano) si contenderanno il premio messo in palio da Bresciaoggi così’ come i pretendenti al Pallone d’Argento (clicca qui per i finalisti) e al Pallone di Bronzo (clicca qui per i finalisti).

Non sono mancate le sorprese, con rimonte furibonde proprio nelle ultime ore disponibili per le votazioni. Cambia poco in vetta, con Andrea Savoia (Rigamonti Nuvolera) al comando davanti al tandem dell’Orsa Di Giorgi-Mandelli (per gli iseani, anche Pelli tra i finalisti). Ma è nutrita la schiera di giocatori offensivi che intendono contendere il premio all’ex difensore della Feralpisalò. In ordine di classifica attuale: Marco Romanini, Fabio Bacchiocchi, Luca Molinari e Stefano Lorenzi. Arrivano tutti da un’eccellente stagione, così come è da sottolineare anche la partenza sprint di Giordan Ligarotti con il Palazzolo. Il premio potrebbe andare a uno di loro. Entrano inoltre in finale anche i giovani Viola e Capelli, oltre a Poli. Tra gli esclusi eccellenti, nomi di spicco come Paghera e Bigatti (Ciliverghe), Prandini del Vallecamonica che si vede privare anche di Varas e Barwuah. Ma, almeno per quest’ultimo, non si strapperà i capelli nessuno dopo le recenti polemiche.

Questa la lista completa dei finalisti:

Le lacrime di Corioni alla squadra: “Il Brescia per me è un figlio, non lo lascerò a chi non lo merita”

corioni ospitaletto

Sarà oggi il giorno giusto per la cessione del Brescia a Manenti? Difficile dirlo. Gino Corioni, di certo, è scettico e – come riporta il Corriere della Sera – ieri lo ha manifestato alla squadra nell’incontro tenutosi al San Filippo: “Io sono il primo a non crederci, ma di una cosa sono certo: il Brescia per me è un figlio e non lo metterò mai nelle mani di chi non se lo merita“.

Qualche lacrima, un applauso fragoroso da parte della squadra, alla quale il presidente ha poi aggiunto: “Vorrei lasciare la squadra in mano a qualcuno meno povero di me, che la possa portare dove meriterebbe”. 

In attesa di notizie certe sul fronte societario, l’unica certezza sul mercato per ora è la multa a Tonci Kukoc che su Facebook aveva lasciato intendere di essere vicino a lasciare Brescia. Notizia prematura, ad oggi falsa.

Manenti resta sicuro: “Si chiude al 100%, il bonifico arriverà entro giovedì. Sabato andrò a Lanciano da presidente”

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Voce ferma, più decisa rispetto ai giorni precedenti. Ma infastidito. Un po’ dal comunicato odierno del Brescia, del quale ignorava la pubblicazione, un po’ dalle voci diffusesi negli ultimi giorni anche sulla sua vita privata. Giampietro Manenti, in serata, è intervenuto prima a Brescia Tv e poi a Teletutto. Queste, in sintesi, le sue parole che sanno di acqua sulle fiamme divampate nelle ultime intense (e discusse) giornate:

“Sto lavorando, non sto giocando – inizia sbottando – Ho detto che ci volevano 3 giorni per l’arrivo del bonifico. E’ stato aperto venerdì nel tardo pomeriggio, i soldi dovrebbero arrivare entro giovedì. Stiamo valutando i documenti man mano che arrivano, ci sono alcune parti tecniche che vanno rispettate. Io ho rispettato le scadenze che avevo indicato. Confermo: vorrei essere giovedì alla riunione con i tifosi. E sabato, a Lanciano, da presidente: conto che si concluda tutto tra mercoledì e venerdì. Di tutte le mie questioni personali, eventualmente, ci sarà tempo per parlarne dopo….”.

Corioni batte, Manenti risponde. Ora, non resta che aspettare. Per capire se è un bluff o se siamo davvero di fronte al nuovo presidente del Brescia.

Brescia, il comunicato più atteso: “Nessun bonifico, ad oggi. Corioni vicino alla squadra”

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Nessuna cessione, almeno per ora. Nel giorno indicato da Manenti come decisivo per la chiusura della trattativa, parla solo il Brescia Calcio e lo fa tramite un comunicato stampa.
 
Questo il testo:
 
La Società Brescia Calcio S.p.A., alla luce dell’esposizione mediatica che ha contraddistinto la trattativa di cessione della società in favore della Mapi Grup, ritiene opportuno precisare che la riservatezza fino ad ora mantenuta dalla Società Brescia Calcio S.p.A. e dal suo entourage non deve essere interpretata quale presunzione di non voler condividere con il pubblico le vicende della società stessa, bensì è da intendersi quale volontà di tutela della squadra e dei tifosi.
 
Tuttavia il clamore mediatico di questi giorni rende doveroso un intervento della proprietà finalizzato a cercare di rassicurare tutti i tifosi delle Rondinelle. In tal senso deve essere interpretato il presente comunicato stampa con il quale la Società Brescia Calcio S.p.A. rende noto al pubblico che, ad oggi, non risulta alcun accredito bancario volto all’acquisizione della Società Calcistica.

Toh, chi si rivede: Micarelli da vice Giampaolo a primo allenatore in Lettonia

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Vi ricordate Fabio Micarelli? Sì, il vice – anzi, il tattico – di Marco Giampaolo che sostituì il mister “fuggitivo” a Modena contro il Carpi, diventando il secondo di una serie di quattro allenatori sulla panchina del Brescia nel giro di poche settimane.

Ecco, da ieri è primo allenatore a tutti gli effetti. Non in Italia, ma all’estero. Non proprio in un campionato di prima fascia. Allenerà infatti lo Spartak Jurmala, prima divisione lettone. Il campionato partirà a marzo.

Per dimenticare Brescia, ha deciso di andare lontano. Molto lontano…

Pallone d’Argento, i 12 finalisti: dominio Zanardini, ma Sigalini può farcela

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Anche il Pallone d’Argento, così come il Pallone di Bronzo (qui l’elenco completo), ha i suoi 12 finalisti che si contenderanno venerdì sera (diretta su Calciobresciano) il premio messo in palio dal quotidiano Bresciaoggi per i giocatori di Promozione e Prima Categoria.

In testa si conferma Marco Zanardini (Adrense), che ha letteralmente invaso con i propri tagliandi la sede di via Eritrea. Sul podio ecco Lobo Nelson (Park Hotel) e Alberto Locatelli (Vighenzi), da subito tra i migliori, ma alle loro spalle riescono a centrare un posto nei magnifici 12 veri e propri outsider che potrebbero rovinare la festa a chi, solo per ora, parte in vantaggio. Ad esempio Gatta (Vobarno) e Dincao (Calcinato), vincitori del campionato di Prima Categoria lo scorso maggio. Insieme a loro, oltre al quotato tandem Bignotti-Fregoni della Bedizzolese, può mettere la freccia Mauro Sigalini, per il quale la Cazzaghese si è mobilitata in massa riuscendo a fargli strappare un biglietto per la finale. Ecco l’elenco completo dei finalisti:

Serie D, il punto: bresciane con le gomme sgonfie, così si rischia l’Eccellenza

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Non ci siamo. Già da un po’, sia chiaro. Ma la giornata di ieri ha rappresentato, nella maniera più cinica ed esaustiva possibile, la situazione di forte disagio – eufemismo – delle nostre bresciane di serie D. Tre gare abbordabili, contro dirette concorrenti sull’orlo di una crisi di nervi proprio come Darfo, Palazzolo e Montichiari. Risultato finale, tre pareggi. Tutti per 1-1. Con rimpianti, ma nemmeno troppi. Perché il verdetto del campo è nel complesso giusto e non muta una classifica che resta drammatica, con gli scenari più apocalittici sempre più concreti. In questo momento, i camuni (ultimi da soli) retrocederebbero, mentre Montichiari e Palazzolo si sfiderebbero ai play out, traguardo impossibile da fallire (se non sforeranno il gap di punti dalle rivali) grazie all’harakiri di Riccione e Forcoli.

Proprio con questi ultimi, ieri in trasferta ha pareggiato il Montichiari regalando loro il quarto pareggio della stagione e l’ottavo gol complessivo. Un punto che è a tutti gli effetti una sconfitta, contro i pisani. Si decide tutto in 4 minuti: gol di Giovinetti, pareggio immediato di Barbetti. Nulla da fare. Così come per il Palazzolo, in casa di fronte agli avversari diretti del Camaiore. Passati in vantaggio con Remedi, prima del provvidenziale 1-1 di Raccagni. Il Palazzolo ci mette tanto cuore, purtroppo per vincere le partite serve anche altro. Questo, per ora, manca alla squadra di Franzoni che ha dato la scossa ma non può fare i miracoli.

Pasini-Cavagna, addio fair play. Feralpisalò furibonda: “Scippati a Lumezzane, loro piangono e vincono”

pasini cavagna

Sia chiaro, il derby è derby. Acceso, polemico, ci sta tutto. Lumezzane e Feralpisalò, sin qui, nelle ultime due stagioni, avevano tuttavia sempre mantenuto una cospicua dose di fair play nelle sfide disputate. Al quarto episodio della saga, alla terza sconfitta, arrivata per di più dopo due espulsioni discutibili, il presidente Pasini ha però perso il suo aplomb.

Nel fine partita di ieri, l’accusa del patron della Feralpisalò è stata tanto chiara quanto pesante. Nel mirino, il direttore di gara: “Siamo stati scippati, la direzione arbitrale è stata scandalosa. A Lumezzane sono bravi a piangere, si sono lamentati tutta settimana e sono stati accontentati. Forse dovremmo fare così anche noi. Non l’abbiamo mai fatto, ma se questi sono i risultati…”.

Pasini si concentra soprattutto sull’espulsione a Dell’Orco nel primo tempo: “Una decisione insensata, giunta per di più su un’azione viziata da fuorigioco. Il rosso a Marsura, nel finale, ci proverà inoltre di un altro giocatore fondamentale per la gara di domenica prossima con la Pro Vercelli”:

Pallone di Bronzo: ecco i 12 finalisti. Facchetti primo per 4 punti su Mabesolani

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Il Pallone di Bronzo ha i suoi 12 finalisti, espressi dalle votazioni di oltre un mese sulle pagine di Bresciaoggi. Il vincitore verrà decretato venerdì sera (Calciobresciano seguirà la proclamazione in diretta) tra una rosa di pretendenti militanti in Seconda o in Terza Categoria.

Al comando, sin dallo spoglio dei primi voti, c’è stato Stefano Facchetti e il bomber dello Young Boys ha resistito negli ultimi giorni anche agli assalti di Emanuele Mabesolani (Epas), arrivati a solo 4 punti di distanza su oltre 47 mila totali. Buona la rimonta di Rivadossi (Solleone), piazzatosi sul podio. Quindi gli altri. In extremis ce la fa anche Zanardelli.

I 12 qualificati avranno un punteggio bonus dal quale partiranno nelle votazioni finali, con gli addetti ai lavori (giornalisti, allenatori, dirigenti) quali giurati finali. Questo l’elenco:

Serie D, triplo pareggio per le bresciane

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Domenica pomeriggio da X in schedina per le bresciane impegnate nel campionato di serie D che impattano tutte sul risultato di 1 a 1. Nel Girone B il Darfo non riesce a dar seguito alla vittoria di sette giorni fà pareggiando in casa contro la Sanbonifacese, diretta concorrente alla salvezza.
Nel girone D anche il Palazzolo non