Il Pallone di Bronzo, messo in palio da Bresciaoggi per i giocatori di Seconda e Terza Categoria, arriva alla semifinale con i candidati dimezzati: dai 60 di partenza ai 30 attuali. Restano salde le candidature di Facchetti, Libretti, Del Pero e Capelloni al podio: sono loro a dominare la raccolta di tagliandi come nelle scorse settimane. Ma c’è chi è costretto a salutare la compagnia e ad andare a casa.
Questa la classifica generale, con i 30 ammessi all’ultima fase di eliminazione (finale il 24 gennaio):
Stefano Facchetti (Young Boys) 32440
Luca Libretti (Ospitaletto) 23367
Giovanni Del Pero (Maclodio) 20354
Enrico Capelloni (Pralboino) 17229
Simone Dorosini (Barbariga) 15379
Claudio Zanardelli (Valsabbia) 10274
Valerio Marini (Montorfano Rovato) 9107
Matteo Mezzana (Mompiano) 7985
Emanuele Mabesolani (Epas) 7791
Davide Calvi (Virtus Manerbio) 6376
Fausto Bordogni (Oratorio Lograto) 6290
Stefano Taveri (Ospitaletto) 6205
Simone Coccaglio (Ghedi) 5631
Stefano Vernali (Cort. Franciacorta) 5355
Giambattista Magli (Villaclarense) 5349
Ahmed El Taras (Provezze) 4675
William Pezzotti (Real Flero) 4205
Emanuele Zanetti (Villa Carcina) 4116
Dario Cigolini (Alfianello) 3966
Stefano Rivadossi (Solleone) 3929 (300 bonus)
Dimitri Tomaselli (Flero) 3385
Enrico Zafferri (Montorfano Rovato) 3345
Alex Ciocchi (Centrolago) 3289
Andrea Pederzani (Sant´Andrea) 3267
Sebastiano Mora (Collebeato) 3123
Luciano Maiolini (La Sportiva) 3019
Michele Giacopini (Bettinzoli) 2584
Stefano Tonoli (Unitas Coccaglio) 2521
Francesco Gotti (Provagliese) 2481
Emanuele Pedroni (Maclodio) 2398
Dall’Eccellenza alla Terza Categoria, tutti fermi ancora per due settimane. Ma oggi c’è la serie D. E sarà una giornata decisiva per il Darfo Boario, di scena a Lecco (porte aperte, a differenza di quanto comunicato inizialmente) per risollevarsi dall’ultimo posto in classifica e salvare la panchina a Roberto De Zerbi, più che mai in bilico dopo 2 punti in 5 partite.
L’ex fantasista, per la gara della vita, sceglie però di rinunciare a Daniele Capelloni, nemmeno nella lista dei convocati pur essendosi allenato regolarmente. Domenica era arrivata la prima partita per il playmaker, ora addirittura un’esclusione che fa discutere considerando il valore del giocatore. Dalla Vallecamonica bocche cucite, ma è il sentore di una situazione tesa, ai limiti, risolvibile solo attraverso i risultati.
E’ stata una prova di forza straordinaria quella del Brescia Femminile. Le Leonesse balzano al comando della classifica nel modo più bello e significativo, espugnando il campo delle campionesse italiane della Torres con una prestazione ricca di qualità e quantità.
Il primo squillo è ad opera di Cernoia, che ci prova su calcio di punizione trovando la pronta opposizione di Thalmann.
Alla prima vera sortita offensiva, però, la Torres passa: punizione dalla trequarti campo che scavalca tutta la linea difensiva biancoblù. Sbuca Fuselli, che con un colpo di testa trafigge Marchitelli.
In attesa della ripresa dei campionati, Calciobresciano.it ha incontrato Marco Romanini, bomber delle Furie Rosse e vincitore del Calcio Bresciano award. Infatti, i 40 gol messi a segno dall’attuale attaccante dell’Aurora Travagliato la scorsa stagione con la maglia della Grumellese sono stati votati come impresa calcistica bresciana del 2013.
Come ti senti ad essere in vetta a questa speciale classifica?
Fa sempre piacere essere protagonista di questi riconoscimenti e ringrazio tutte le persone che mi hanno votato. Inoltre, ho visto che nella classifica c’era anche Caracciolo quindi la soddisfazione per il primato è ancora più grande.
40 gol stagionali significano record assoluto nell’Eccellenza lombarda e giocatore più prolifico della categoria in Italia nella scorsa stagione. E’ stata la tua miglior annata?
A livello realizzativo sicuramente si e sarà difficile ripetersi, ma non guardo solo il mio numero di gol quindi la miglior stagione per me rimane la prima in Eccellenza con il Travagliato. Quell’anno avevo fatto 27 gol, abbiamo vinto i play off e il gruppo era splendido. Tornando alle reti dello scorso anno, inizialmente non tenevo il conto, ma dopo la tripletta alla Rigamonti Nuvolera i miei compagni mi hanno fatto notare che avrei potuto battere il record e così è stato.
Alla fatidica data del 15 gennaio, quando secondo Giampietro Manenti dovrebbe diventare ufficiali l’acqusizione del Brescia da parte di Mapi Group, mancano ancora 5 giorni. Saranno lunghi, intensi.
Gino Corioni aspetta. Un po’ per scaramanzia, soprattutto perché di soldi ancora non ne ha visti, lancia un messaggio all’acquirente attraverso ‘Bresciaoggi’: “Finché il Brescia è mio, lo gestisco io. Se vuole occuparsi di mercato, benissimo. Ma faccia presto, perché tra tre settimane chiude…”.
Vedere moneta, vendere cammello insomma. La situazione è chiara. Così come è ormai acclarato che sia Ubi Banca, che “controlla” i debiti della società, ad avere preso in mano la situazione. Ci sono incontri, con Manenti presente in città, le garanzie sembra possano arrivare direttamente dall’Ucraina: arriverebbero da qui i soldi utili per comprare la società, del resto anche Manenti e la Mapi hanno sempre ammesso che i denari per il Brescia sarebbero arrivati dall’estero.
Non resta che aspettare. A tutti, squadra compresa. Ma non è affatto certo che il 15, nel bene o nel male, si chiuda la storia. La telenovela potrebbe durare ancora a lungo…
Portieri prigionieri. Da sempre. Di una regola che invoglia molti allenatori e molte società, non tutte per fortuna, a puntare sul “giovane” tra i pali per avere più giocatori esperti fuori. Anche se poi, nove volte su dieci, i campionati li vince sempre chi si affida a un guardiano sicuro dei pali. Perché un gol evitato vale come un gol fatto, sino a prova contraria.
Sono diversi i casi anomali negli ultimi anni a Brescia. Portieri di grande livello costretti ad “abbassarsi” in categorie inferiori pur di continuare a giocare. Livio Girelli aveva trascinato il Palazzolo in serie D, poi era stato tra i grandi protagonisti della gestione Polini salvando almeno 3-4 partite perse con interventi prodigiosi. Con il cambio di allenatore, gli è toccato traslocare.
Ed è finito a Capriolo. Prima Categoria, tre passi indietro, in una formazione che attualmente giocherebbe i play out. La sua missione è chiara, la esterna a Calciobresciano: “Vado lì per salvare i miei compagni e rilanciarmi. Poi vedremo…”
Passare da una stanza all’altra in casa di amici. È questa l’atmosfera che accoglie i visitatori di Ostilio Mobili, nei 5.000 metri quadrati dell’esposizione di Capriolo (Brescia).
Cordialità e ospitalità sono i biglietti da visita di un’azienda che conquista la fiducia dei clienti con i fatti, facendoli sentire subito a casa loro.
Il personale accompagna alla scoperta di innumerevoli proposte, presentando soluzioni, progetti e idee per soddisfare ogni richiesta.
In attesa di sviluppi sulle vicende societarie è il calciomercato a tenere banco in casa Brescia, con il reparto offensivo ad attirare le attenzioni di numerose società. Là davanti (infortuni permettendo) l’abbondanza non manca e la classe di Sodinha non è passata inosservata. Tra le pretendenti al brasiliano sembra il Torino quella più determinata, ma il trequartista non si muoverà per una cifra inferiore a 1,5 milioni. In corsa per lui anche Genoa e Palermo.
Si fanno meno rumorose, intanto, le sirene che vorrebbero Caracciolo a Firenze come vice Rossi. Il club viola, infatti, starebbe pensando alla suggestiva ipotesi Cassano, e in alternativa al clamoroso ritorno di Mutu.
Capitolo Gori. Il giovane portiere della Primavera aveva lasciato a bocca aperta Pippo Inzaghi nel corso della sfida tra Brescia e Milan vinta 3-2 dalla formazione di Javorcic, ma le richieste economiche di via Bazoli hanno portato il club rossonero a una brusca frenata nella trattativa. Roma e Palermo, nel frattempo, restano alla finestra.
In entrata è ormai prossimo l’ingaggio del centrocampista Nardini del Modena, pupillo di Bergodi.
Il giorno della grande sfida è vicino. Sabato al “Vanni Sanna” di Sassari (ore 14:30) andrà in scena il big match Torres-Brescia di Serie A femminile valevole per l’ultima giornata del girone d’andata. Le sarde pluriscudettate, e assolute dominatrici delle ultime stagioni, arrivano alla super sfida ancora imbattute e con un punto di vantaggio sulle Leonesse. Di contro il Brescia avrà la possibilità di superare i due record (già eguagliati) delle vittorie consecutive (11) e dei risultati utili esterni (22). Sarà la nona gara in Serie A tra le due compagini. Nei precedenti 8 incontri 1 vittoria per il Brescia, 1 pareggio e 6 vittorie per la Torres. L’unica ex dell’incontro sarà Fabiana Costi, alla Torres nelle precedenti due stagioni. La partita sarà trasmessa in diretta televisiva su Blu Live Tv (815 di Sky) e sul canale 249 del digitale terrestre.