Inchiesta del 'Corriere': stranieri nel calcio bresciano, in testa Albania e Marocco. Numeri in crescita, 34 nazioni rappresentate
Dal Corriere della Sera - Brescia

Guardavano la serie A da lontano e continuano a vederla irraggiungibile. Anche ora. Il loro calcio è fatto di ghiaia, fango, pochissima erba e sogni ormai chiusi in un cassetto. Ma il pallone, oggi come vent’anni fa, per chi nella nostra città è straniero e spesso continua a sentirsi tale, rappresenta la miglior forma di integrazione possibile. La faccia più bella della nostra provincia, vasta e multietnica, si trova nel calcio dilettanti. Dalla D alla Terza Categoria, sono 140 le squadre presenti sul territorio e i giocatori provenienti dall’estero, per cui lo sport è un hobby (a volte) retribuito, sono 145.

L’anno scorso, il 
Corriere certificò una formazione in più e sette stranieri in meno. La crescita continua, inesorabile. Un dato su tutti: due terzi degli atleti presi in esame nascono negli anni Novanta, molti di loro sono aggregati alla prima squadra in virtù della regola –discutibile – che obbliga a schierare contemporaneamente dai 2 ai 4 “giovani” nati tra il 1992 e il 1995. L’anno prossimo, con la medesima normativa allargata al 1996, si dovrebbero sfondare altri limiti. E’ una Babele varia e ricca. Tutti i continenti sono rappresentati ad eccezione dell’Oceania. Sempre l’Africa in testa, con i paesi del Sud a farla da padrone (52 gli atleti totali, in gran parte di Senegal, Ghana e Costa d’Avorio). E’ invece il Marocco, ben più a Nord, a raggiungere l’Albania al comando tra le nazioni più rappresentate con 26 suoi esponenti. Eppure i cuginetti di Tare, ex rondinella e tra i primi a criticare la legge Bossi-Fini in passato, sono saliti di un’unità rispetto al 2012/13. Non è bastato a mantenere la leadership, che rimarrebbe tale solo se si includessero nel nucleo i 4 kosovari, orgogliosi però di rivendicare la propria indipendenza. Restano stabili gli americani (10 in totale), non decollano gli asiatici. Sono solo 4, suddivisi tra Pakistan, Vietnam ed Emirati Arabi. Nazioni inesistenti o quasi nel mappamondo calcistico. Segnale, questo, di un universo cangiante come testimonia l’aumento complessivo delle nazioni in gioco.

Contenuto premium
Sei già abbonato? Effettua il login.
Non sei abbonato? Sottoscrivi la tua membership individuale o utilizza il codice coupon fornito alla tua società.
condividi