Giampaolo attacca, Corioni risponde. Per l'ultima volta. Perché, davvero, ormai di questa storia non se ne può più e la classifica deficitaria del Brescia è l'unico vero argomento di cui discutere per provare a raddrizzare una stagione nata tra tante attese sin qui deluse.
La reazione del presidente all'intervista dell'ex allenatore su 'Repubblica' arriva attraverso le colonne di 'Bresciaoggi'. Questi i passaggi più significativi dello sfogo-verità presidenziale:
"Non è vero che il giorno dopo la sconfitta con il Crotone, il 22 settembre, Giampaolo era facilmente rintracciabile. Io l'ho chiamato e gli ho inviato messaggi in serata: nessuna risposta. Poi ho mandato il suo vice in panchina col Carpi e l'ho aspettato come non avevo fatto con nessun altro allenatore prima. Speravo tornasse. Perché non è vero che Giampaolo fosse mal voluto. Anzi: all'inizio era ben voluto da tutti. Evidentemente poi aveva capito di non avere la squadra in pugno. Ma non volevo credere in quella sua scenata finale, che ci è costata senz'altro qualche punto".