Si chiude questa sera la prima esperienza del pre-season targato Nostop, che nelle ultime settimane ha dato libero sfogo a un progetto che ha portato una ventata di novità nel mondo del calcio provinciale. Idee innovative, servizio di qualità, accessibilità garantita a tutti e importanti sinergie sul territorio. Ecco il mix che ha consentito a questa nuova realtà giovane e dinamica di ottenere subito riscontri positivi.
Fondamentale nella realizzazione del progetto la stretta di mano con Gene Dezzani, direttore del Centro Sportivo Mario Rigamonti: “Fin dalla nascita di Nostop si è creato un filo diretto con il nostro centro sportivo. Alcuni preparatori lavoravano già qui e hanno pensato subito a noi nella scelta della location ideale per realizzare il progetto preseason. Un’idea che abbiamo sposato immediatamente perché innovativa e in linea con lo spirito della nuova proprietà del centro e del presidente Piero Bonicelli. Siamo orgogliosi di esserci portati in casa questa novità e giorno dopo giorno abbiamo riscontrato la qualità dell’offerta sportiva garantita da Nostop, aperta e tutti e in grado di colmare quella che fino a poche settimane fa era una carenza nel panorama sportivo bresciano. Oggi i calciatori possono contare su un servizio in più, che in futuro potrà crescere ancora ed essere ulteriormente diversificato. Avevo già visto ottime cose con il camp estivo per bambini, con gli adulti ho avuto ulteriori conferme. Per il futuro massima disponibilità per le iniziative che verranno”.
Tra i protagonisti dello staff Nostop in maglia verde fluorescente figura il preparatore fisico Marco Moreni, reduce – nonostante la giovane età – dalla lunga esperienza nella Mario Rigamonti e prossimo a mettersi al servizio di Feralpisalò e Rezzato. “Sono contento di aver dato il mio contributo per questo progetto. I numeri hanno garantito riscontri positivi, ma la soddisfazione arriva soprattutto dal fatto che i partecipanti hanno veramente apprezzato il programma di lavoro e il servizio in generale. Credo che il futuro sia qui, non più gli allenamenti estivi in solitaria. Stare sul campo e allenarsi in gruppo fa la differenza”.
A guidare i ragazzi in campo senza risparmiare nemmeno un filo di voce c’era Mister Cabassi, reduce dall’esperienza nelle giovanili del Lumezzane: “Una volta dicevano che dopo i 18 anni non si poteva migliorare più, una grande bugia che questi ragazzi hanno compreso perfettamente. La loro voglia di crescere è incredibile e in queste settimane ho visto tanta qualità. I calciatori possono stilare in autonomia il loro calendario di allenamenti a prezzi davvero alla portata di tutti. Lavorare al fianco di tanti giovani tecnici e preparatori, poi, è stato fantastico. Nostop ha messo in piedi un gruppo di lavoro superlativo, raramente nel mio percorso da allenatore mi sono trovato così bene. Il progetto ha grandi margini di crescita, penso all’allenamento integrativo, ai bambini, al femminile. In attesa di sviluppi voglio fare una menzione speciale per Paolo Candotti, che a 52 anni si è presentato qui al campo di allenamento tutti i giorni. Un esempio per tutti”.
Il diretto interessato è la mascotte del gruppo, ma fa le cose tremendamente sul serio ed è reduce dalla vittoria del campionato a 7 del Csi come secondo dell’Air Parts Castenedolo: “Qui ho timbrato il cartellino tutti i giorni e un po’ me ne vanto. Se sono sempre venuto è perché ho trovato un ambiente straordinario, in cui lo staff ha messo tutti sullo stesso piano, senza guardare alla carta d’identità o alle categorie di provenienza. Si sono focalizzati solo su voglia e passione, garantendo a tutti il massimo della loro professionalità. I preparatori dei portieri mi correggevano come se fossi ragazzino di 16 anni. Era quello che cercavo. Per noi portieri l’allenatore dedicato spesso è un lusso. Ora sto cercando una squadra, sempre nel calcio a 7, l’anno prossimo sarò ancora qui, a 53 anni. Non si molla niente”.
Chi ha già una casacca da indossare è Francesco Pedroni (Fc Lograto). “Ho voluto anticipare i tempi della preparazione con la squadra e sono contento di averlo fatto – racconta -. Ho trovato uno staff di persone qualificate e con grande passione. Un’esperienza molto positiva che rifarei. Ho visto grande organizzazione e qualità. Abbiamo lavorato sodo ma c’è stato spazio anche per tanto divertimento. Abbiamo sempre utilizzato il pallone e per noi calciatori è fondamentale”.
Questa sera, come dicevamo, l’ultimo allenamento, poi ognuno per la sua strada, ma salutandosi con un arrivederci.
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