Penalizzazione Brescia: il club si difende, i tifosi contestano e il caso arriva fino a Trapani

Il caso del giorno esploso in Serie B che ha riguardato in prima istanza il Brescia Calcio sarà tema di discussione per le prossime settimane e, forse, per tutta l’estate. L’esclusiva Gazzetta dello Sport per la quale la FIGC penalizzerà di 4 punti le rondinelle, sancendone di fatto la retrocessione, è stata un fulmine a ciel sereno. A quanto pare anche per la società di via Solferino, che in serata ha diramato un comunicato ufficiale di difesa. Lo riportiamo di seguito.

 

 

“A seguito delle notizie di stampa emerse in data odierna e dell’avviso di conclusione delle indagini ricevuto dalla F.I.G.C. per presunte irregolarità nei pagamenti, Brescia Calcio S.p.a. comunica che ricorrerà in qualsiasi sede sportiva e, qualora necessario, extra-sportiva, per tutelare la propria posizione ritenendo di aver adempiuto correttamente alle scadenze federali e di aver agito in conformità alle norme statali e sportive”.

Dopo la notizia della prossima (ed ancora eventuale) penalizzazione, tra le 17 e le 18 era arrivata una prima reazione della tifoseria cittadina: una parte del tifo organizzato si è ritrovata fuori dalla sede della squadra presieduta da Cellino per manifestare la propria rabbia con contestazioni nei confronti della dirigenza.

Mentre tutti gli occhi erano puntati sul Brescia, anche il Trapani ha fatto circolare una nota nella quale si mette in scia alla società biancoblù. “La società FC Trapani 1905, appreso con sconcerto quanto accaduto in queste ore al Brescia Calcio, comunica di essere anch’essa vittima della medesima società che avrebbe compensato illecitamente i crediti d’imposta del club lombardo. Si specifica che la scrivente società è assolutamente certa di essere in regola e di aver agito in perfetta conformità delle norme statali e sportive e che, ove mai, in tale vicenda è solo e soltanto parte lesa. Per tali ragioni, già nelle prossime ore, tutelerà le proprie ragioni sporgendo una dettagliata denuncia presso le competenti autorità”.

I siciliani fanno riferimento ad una società esterna, la quale sarebbe responsabile dell’irregolarità del versamento dei contributi rilevata da Covisoc ed Agenzia delle Entrate e che sarebbe alla base della pesante sanzione che il Brescia potrebbe subire. Giovedì 22 maggio si svolgerà l’udienza in Procura Federale.

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