Il nostro abbonato premium numero 50 è Paride Maestri, tra i primi a sottoscrivere, lo scorso gennaio, la membership necessaria per consultare tutti i contenuti di CalcioBresciano.
Quella per il calcio è per lui una passione praticamente innata. “Ero piccolissimo. Mio papà è sempre stato dentro questo mondo e mi ha trasmesso questo fuoco sacro. Ricordo che già nei primi anni di scuola ogni mio disegno era legato al pallone. Ad accompagnare il tutto c’è sempre stata la fede bianconera e un grande interesse per il Brescia, la squadra della mia città”.
La lettura di CalcioBresciano è data per scontata: “Lo seguo da quando è nato, non poteva essere diversamente. Mi focalizzo sulle categorie che mi riguardano più da vicino e ho constatato grande sviluppo dei contenuti legati al calcio giovanile. Il momento clou, tuttavia, resta la domenica, quando in provincia tutti i cellulari si collegano a Cbs per scoprire risultati e tabellini. Un’evoluzione maturata negli anni che ha rivoluzionato il calcio dilettantistico. Questo sito è un progetto bellissimo, che va sostenuto. Il prezzo dell’abbonamento è consono alla qualità del servizio. Su questo sito si parla davvero di tutto il calcio bresciano. Non è poco”.
I primi passi con gli scarpini ai piedi avvennero in oratorio, a Borgosatollo poi Voluntas, Rodengo Saiano e ritorno a casa, in biancorosso, nell’anno degli juniores, per poi esordire in prima squadra, dove Maestri ha collezionato 30 presenze in Prima Categoria. “Da calciatore ho fatto poco. A 23 anni ho deciso di imboccare un’altra strada iniziando a collaborare come aiuto allenatore con Fabrizio Romano (ora a Calcinato) e Lorenzo Scabelli (ora alla Bagnolese). Ci siamo tolti belle soddisfazioni, vincendo gli Juniores provinciali e la Prima Categoria con una rimonta fantastica. Ora collaboro con il direttore sportivo Febbrari e mister Santini, sono una sorta di tramite tra la squadra, l’area tecnica e quella dirigenziale”.
A Borgosatollo quest’anno è arrivata una salvezza storica: “Non era mai accaduto in Promozione. Dopo un buon inizio siamo incappati in un momento difficile, dove siamo rimasti a secco di vittorie. In inverno ci siamo rinforzati e alla lunga siamo tornati a macinare punti. Siamo orgogliosi di aver mantenuto la categoria, è stata una liberazione”.
Nel curriculum di Maestri c’è anche l’esperienza con il Brescia: “Ho affiancato Mattia Bertoni nello staff tecnico dei Pulcini 2009, ma da tre anni mi occupo di scouting per il settore giovanile delle rondinelle. È un’attività che mi piace molto e nella quale mi sto impegnando a fondo. Spero di poter crescere e fare la mia strada, arricchendo sempre più il mio database. Chissà, magari tra qualche anno uno dei bambini e ragazzi che ho segnalato arriverà in alto. Sarebbe una bella soddisfazione”.
La qualifica Uefa B, conseguita al fianco di Gastaldello e Dessena, può aspettare: “È stata un’esperienza preziosa, ma il ruolo di allenatore non rientra nei miei obiettivi a breve termine”.
Testa al Borgosatollo e allo scouting giovanile, dunque, ma quali caratteristiche occorrono per essere un buon osservatore? “Dedizione, passione e metodo, perché la provincia è molto estesa e non ci si può accontentare di fare il compitino. Bisogna essere sul pezzo e instaurare contatti. Nei piccoli calciatori cerco soprattutto personalità, ma anche qualità tecniche e capacità di reazione all’errore”.
Sull’annosa diatriba se sia giusto o meno fare calcio professionistico nell’attività di base Maestri argomenta così la sua opinione: “Ritengo doveroso che il talento venga valorizzato da subito e che si consenta di attuare un programma di crescita completo a chi ha una marcia in più. Allenandosi con i più bravi si migliora. Al Brescia, poi, si fanno 3 allenamenti mentre nelle squadre dilettantistiche due. A fine stagione questo significa molte ore di attività in più e di conseguenza una crescita inevitabilmente superiore”.
Guardando al grande calcio Maestri analizza così la situazione delle “sue” squadre: “Speravo che per il Brescia potesse esserci la promozione diretta. Ci proveremo con i playoff, la rosa è valida e non ci resta che tifare. La Juventus? Bilancio molto al di sotto delle aspettative. Il quarto posto è il minimo sindacale e purtroppo in Champions è andata storta con il Villareal. Nelle prime otto bisogna esserci. È sfumata anche la Coppa Italia e sappiamo che per la Juventus chiudere una stagione senza trofei è inaccettabile. Allegri? Credo si affidi troppo ai singoli. I giocatori ci sono, si poteva fare meglio, anche perché le avversarie di Serie A non sono irresistibili. Dybala? Non si doveva arrivare a scadenza, o trovi l’accordo prima o lo vendi, ma non mi strapperò i capelli per questo addio”.
Tornando a CalcioBresciano ecco alcuni suggerimenti per il futuro: “Insisterei sempre più sulla produzione di video, che coinvolgono e piacciono tanto. Interviste, highlights, dirette”.
–
Vuoi goderti il 100% dei contenuti di CalcioBresciano?
Sottoscrivi la Membership Premium! Clicca qui.