La nostra rubrica Mondiale Bresciano fa tappa in Marocco, con il bomber della Bedizzolese Ayoub Ait Bakrim a raccontare il suo legame con la sua nazione d’origine.
Una storia di vita sviluppata per un periodo in Marocco, quella del bomber cresciuto nel Ciliverghe, nato in Italia da genitori marocchini, ma costretto nel corso dell’adolescenza a trasferirsi nel Magreb, salvo poi dopo pochi anni tornare nel bel paese. Un legame con la sua terra rimasto però indissolubile nel corso del tempo: “Sono molto legato al Marocco essendo il mio paese di origine. Sono vissuto lì per quattro anni, passando la mia adolescenza lì. Ora ormai sono da anni Italia ed è cinque anni che non riesco a tornare in Marocco. Però appena posso ritornerò. Mi manca vedere i miei parenti e tutti gli amici stretti che ho là, incluse tutte le tradizioni”.
Un legame forte anche con l’Italia per l’attaccante classe 2001, paese adottivo e che lo ha fatto crescere come uomo e come sportivo: “Il mio legame con l’Italia è molto forte, è il paese dove sono nato e dove vivono tutti i miei amici più cari. È un paese di cui ne ho appreso la cultura”.
Si passa poi a parlare di calcio, facendo un focus sulla differenza di strutture tra le due nazioni del cuore di Ayoub: “Credo che il calcio italiano e il calcio marocchino siano molto differenti. In Marocco purtroppo ci sono meno possibilità di crescere rispetto all’Italia. Qui ogni paese ha il suo centro sportivo e delle squadre in cui i ragazzi possono allenarsi. In Marocco c’è molto calcio di strada, poca organizzazione e pochi centri sportivi che possono farti crescere. Tuttavia, c’è grande passione per il calcio, è lo sport più amato e praticato dai marocchini”.
Focus poi sul mondiale in corso, che ha visto nel Marocco la più bella sorpresa della manifestazione: “Purtroppo per svariati impegni ho potuto vedere solo metà partita contro il Canada, in cui il Marocco ha sofferto e non mi è piaciuto molto, ma ho sentito che nelle altre due partite (contro Croazia e Belgio, n.d.r.) sono state disputate due ottime partite. Arrivare agli ottavi è già un ottimo risultato”.
Tabellone sfortunato per la nazionale rossoverde, che ora dovrà vedersela negli ottavi di finale contro la Spagna di Luis Enrique: “Credo che il Marocco abbia tutte le potenzialità per andare anche più avanti, anche se la Spagna è una squadra veramente ostica che ha un ottimo palleggio. Però sono ottimista, possiamo passare il turno”.
Infine, uno sguardo sulla rosa della nazionale marocchina, che può contare su svariati campioni che giocano nei top club europei: “Ci sono dei buoni giocatori con grandi qualità. Penso che il vero punto di forza di questa nazionale sia la catena di destra formata da Hakimi e Ziyech, sono due top player di livello mondiale”.