Calcio locale e musica internazionale. Due mondi apparentemente distanti si sono ritrovati più vicini che mai questa mattina in casa Pontogliese, dove i gialloverdi di Seconda Categoria si sono allenati al fianco di Eros Ramazzotti.
Un paesino di 7mila anime ha accolto sul suo campo in erba uno dei mostri sacri della musica italiana, una star da oltre 60 milioni di dischi venduti nel corso di una carriera sfavillante, che da circa cinque anni risiede in Franciacorta.
Un incrocio reso possibile dall’amicizia tra il cantante romano e Giacomo Ricci, ex direttore sportivo della Pontogliese e attuale dirigente della Lnd Brescia. “Eros è una persona di un’umanità e di una semplicità straordinarie – sottolinea Ricci -. Alle 6.30 mi ha scritto se avessi voglia di allenarmi in bicicletta con lui. Gli ho risposto che intendevo passare a Pontoglio in occasione del raduno della squadra per salutare alcuni amici, così ha deciso di trasferire lì l’attività fisica giornaliera”.
Il tutto tra lo stupore e l’entusiasmo della squadra. “Con i ragazzi è stato fantastico. Foto con tutti, sorrisi, scherzi, ma anche palleggi e un po’ di calcio. Non dimentichiamo che Eros è un grande appassionato di pallone e vanta 200 presenze nella Nazionale Cantanti. Lui non si fa troppi problemi, è sempre aperto al dialogo e disponibile, gli fa piacere stare in mezzo alla gente e condividere gioia con le persone”.
Una sensibilità che si evince anche dal racconto del primo incontro: “Stavo correndo per le strade del mio paese, credo che fosse il luglio del 2018. Lo riconobbi e scambiammo due parole. Si era trasferito da poco e gli dissi che un giorno avremmo dovuto fare una foto insieme, perché in quel momento non avevo il telefono con me. Mi disse di contattarlo su Instagram. Pensai che fosse un ottimo stratagemma per dribblarmi, invece rispose al mio messaggio girandomi il suo contatto whatsapp. Iniziammo a frequentarci e nacque una bella amicizia. Oggi lo considero un fratello. Non ero un suo fan, non conoscevo la maggior parte delle sue canzoni. Ora ho imparato a scoprirle. È reduce da un tour mondiale incredibile, con 86 tappe sold out su 90. Ne ho seguite alcune, l’ultima a Pola, in Croazia. Un artista fantastico, un ambasciatore dell’Italia nel mondo, ma soprattutto una persona umile e vera”.
Bruno Forza