Padel, tennis, calcio. Dopo il taglio del nastro il centro sportivo Michelangelo sogna in grande

Là dove c’erano solo erbacce ora c’è un centro sportivo, che dopo un periodo di rodaggio ha vissuto nelle scorse settimane il suo definitivo taglio del nastro. Parliamo del centro sportivo Michelangelo di San Polo, dove i bresciani possono cimentarsi nel padel (4 campi di cui uno esterno), nel tennis e nel calcetto.

“Siamo orgogliosi di ciò che è stato possibile realizzare – racconta Diego Tognassi -, ma non vogliamo fermarci qui. Il sogno è quello di garantire un’offerta sportiva sempre più importante, conferendo al progetto solidità e prospettiva. Se avessi di fronte il genio della lampada gli chiederei una piscina e un beach volley. Sarebbe fantastico, ma non è semplice. Occorre fare un passo alla volta e provarci strada facendo”.

Nel frattempo oltre a corsi e gioco libero sono gli eventi a recitare un ruolo di prim’ordine. “Ne organizziamo parecchi, con le feste di compleanno in cima alla lista, ma non solo. Questo è un centro aperto a collaborazioni con il territorio, dove mettiamo ambizione ma anche passione e cuore. Lavoriamo ogni giorno per creare qualcosa di magico, garantendo a chi passa di qui atmosfere uniche. Stiamo facendo cose buone. Ringrazio i soci, che ci mettono impegno, professionalità e amicizia”.

Tra gli istruttori di maggior spicco va menzionata Simona Isidori, maestra nazionale e numero uno al mondo nella categoria Over 55. “È straordinario averla qui, ma sebbene ci siano sportivi di questo livello l’ambiente resta famigliare, pur potendo praticare sport ad alto livello”.

Entusiasta anche l’assessore del Comune di Brescia Valter Muchetti: “Questa era una struttura abbandonata da 7 anni. Una foresta, un luogo degradato. Dovevamo rilanciarlo. L’amministrazione comunale ha lavorato per costruire un’impresa con un occhio alla comunità. Valorizzare patrimonio pubblico è anche questo, collegare imprenditori e quartieri. Qui si è parlato di Grest, inserimento lavorativo dei ragazzi dell’Anffas, inoltre si continua a pensare in grande e a sognare, perciò ci saremo per dare una mano, come facciamo quando riscontriamo la presenza di un valore sociale”.

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