Andare in tripla cifra non è da tutti. Non hanno cent’anni ancora alcune delle gloriose società professionistiche del nostro Paese (il Napoli, per dire, li festeggerà nel 2026). Ecco perché quando si raggiunge quota 100 bisogna celebrare in grande. Lo ha fatto sabato scorso la Virtus Feralpi Lonato, riempendo di giocatori di ieri e di oggi il campo in erba dell’oratorio Paolo VI della cittadina del Garda e costruendoci attorno un evento poggiato sul ricordo di un passato più o meno lontano, ma orientato verso il futuro. Verso il centenario in ingresso.
Verde e bianco, dappertutto. Sono i colori dell’erba, disegnata dalle linee che delimitano le aree di gioco. Sono anche i colori societari di un gruppo sportivo nato nel 1924, passato attraverso piccoli e grandi cambiamenti, per arrivare fino a noi. Dall’Associazione Calcio Lonato degli inizi, al matrimonio del 1968 con l’industria locale, che ha evidentemente cambiato i connotati a partire dal nome, divenuto Feralpi Lonato, fino alla più recente aggiunta della radice Virtus, che dal 2009 ha permesso di riconoscere e differire la squadra locale dall’allora neonata Feralpisalò. Una strada lunga percorsa da tante persone, alcune delle quali erano presenti all’appuntamento.
C’era, ad esempio, il figlio di Nicola Carlotto Pasini – colui che nel ’68 consegnò, da fondatore, il marchio del Feralpi Group alla società sportiva, divenendone primo sostenitore -, ovvero Giuseppe Pasini, attuale presidente della Feralpisalò, che non era a seguire la terza giornata di Serie C dei suoi che si stava giocando in quelle ore, proprio per presenziare, da presidente onorario ufficioso (non è consentito avere doppie cariche), alla festa dei 100 anni del Lonato. “Questo anniversario collima con il centenario della nascita di mio padre, per me è una data importante – ha esordito –. Qui si è sempre respirato il grande calcio, fin dai tempi. Ringrazio tutte le persone che ho conosciuto e che hanno dato qualcosa a questa società, mi fa piacere vedere diversi di loro qui presenti. Loro sono gli artefici di questa storia. Un ringraziamento particolare voglio farlo a due persone che hanno seguito in prima linea le sorti della nostra squadra di calcio: Faustino Leali e Giovanni Tolettini”.
L’occasione è servita anche per dare un annuncio molto atteso in quel di Lonato: “Abbiamo messo a disposizione dei fondi come Feralpi e abbiamo un accordo con il sindaco per la costruzione del nuovo centro sportivo. È un passo importante perché darà la possibilità ai nostri giovani di praticare questo sport a Lonato. Non abbiamo mai avuto grandi strutture qui in paese. Nel 2009 facemmo la fusione col Salò perché non ci era data la possibilità di fare calcio ad un certo livello qui. Abbiamo comunque mantenuto tutto il settore giovanile del Lonato. Il nuovo centro sportivo chiuderà il cerchio”.
Roberto Tardani, sindaco di Lonato, ha quindi pronunciato le parole che confermano il prossimo inizio dei lavori. Non prima di aver detto la sua sull’evento: “È bellissimo essere qui, ho trovato tanti miei ex compagni, più bravi di me a giocare. Quando nacque, questo centro ricreativo era un’eccellenza nel territorio. La capacità dei dirigenti porta ancora tanti ragazzi a fare sport, che significa fare socialità. La promessa del centro sportivo non è più una promessa: è stato approvato il progetto esecutivo da 5 milioni di euro ed entro fine anno potremo appaltare i lavori, stiamo solo aspettando l’ok del Coni”.
Il microfono è poi andato all’attuale presidente della Virtus, Emilio Hueber: “Sono molto emozionato di fronte a tutta questa storia. Abbiamo concepito questa iniziativa per una grande famiglia, quello che vogliamo essere. Vogliamo continuare con la nostra tradizione, cioè coltivare la passione, quella dei nostri giovani in primis. Non posso che essere grato a Feralpi per il sostegno, passaggio fondamentale per la nostra attività. Grazie anche ai ragazzi per il loro entusiasmo, e ai loro genitori, oltre a tutti coloro che ci danno una mano, dai dirigenti agli sponsor all’amministrazione comunale. Portiamo avanti una filosofia che non deve morire. Grazie infine a tutti i volontari che hanno lavorato per rendere possibile questa giornata: se non avessi la passione che ho, non potrebbe che venirmi guardandomi attorno”.
I nomi da citare sarebbero innumerevoli, come quello di Dario Zanini, presidente ai tempi della storica promozione in Serie D, o di Ezio Baccoli, riferimento assoluto di quegli anni, sabato purtroppo assente per problemi di salute. A rappresentare quella Feralpi di “ieri” c’era tuttavia Marcello Mazzioli, storico dirigente biancoverde: “Voltandomi indietro ricordo tutto con piacere. Prima ci si chiamava Associazione Calcio Lonato; poi ho conosciuto Nicola Carlotto Pasini e nel ’68 gli chiesi di mettere Feralpi sulle maglie: lui ci diede l’assenso per l’anno successivo e da allora siamo andati avanti. Salendo di categoria nel 1979-’80 Faustino Leali subentrò ad Ezio Baccoli, che tornò in un secondo momento e con me firmò l’aggiunta di Virtus nel nome societario. Dalla morte di Nicola Carlotto Pasini, avvenuta nel 1983, il titolo di presidente onorario è passato al figlio Giuseppe, che lo è virtualmente ancora oggi”.
Oltre alle parole, rimarranno per sempre delle immagini di questa giornata. La sfida tra prima squadra (quest’anno in Seconda Categoria) e vecchie glorie (tra le quali c’erano i protagonisti delle più importanti promozioni del passato), anticipata dalla benedizione collettiva data da don Alessandro Turrina, ha divertito i tantissimi genitori, tifosi e appassionati presenti, ma il colpo d’occhio più bello è corrisposto alla sfilata di tutte le squadre giovanili che oggi compongono il vivaio della Virtus Feralpi Lonato: uno dietro l’altro, i gruppi di giocatori, mister e dirigenti di Juniores, Giovanissimi, Esordienti 2012, Esordienti 2013, Pulcini 2014, Pulcini 2015, Primi Calci e Piccoli Amici. La foto d’insieme scattata al centro del campo entrerà nelle bacheche di molti.
Alle 18.30 l’apertura dell’area ristoro e l’inizio dell’intrattenimento musicale, sempre aperta la sala museo con maglie e cimeli della storia del Lonato. I festeggiamenti sono proseguiti fino a tardi, quando ci si è salutati, dandosi appuntamento alla domenica, giorno in cui sono ricominciati tutti i campionati dei dilettanti. La storia continua…
Matteo Carone