Amore per la maglia e la città d’origine, impegno, determinazione e sacrificio: un riconoscimento verso atleti o società che fanno dello sport una ragione di vita e fungono da esempio per le nuove generazioni. Tutti, orgogliosamente, legati al territorio bresciano. È l’Auditorium San Barnaba in corso Magenta a fare da cornice all’edizione 2024 del premio “Rondinella d’Oro”, il gran galà dello sport bresciano organizzato dall’associazione Giorgio Zanolli Editore con il patrocinio di Regione Lombardia e del Comune di Brescia.
Una parata di stelle, distintasi per traguardi raggiunti e impegno profuso, è salita sul palco per ritirare un premio diventato negli anni uno degli appuntamenti più sentiti nel panorama sportivo locale. Alla cerimonia erano presenti l’assessore allo Sport del Comune di Brescia Alessandro Cantoni, i consiglieri Fabio Rolfi e Carlo Andreoli e l’assessore Roberto Goffi del Comune di Chiari, assieme ai rappresentanti delle associazioni ABE, Costruiamo Gentilezza, Rondinelle Rotanti, Trapiantati Ciclismo e tanti volti noti dello sport e dello spettacolo che a inizio serata hanno ricordato la figura di Roberto Barucco, giornalista e scrittore bresciano scomparso poche ore prima.
Riflettori puntati sul “Rondinella d’Oro” consegnato dall’eterno Egidio Salvi nelle mani del capitano del Brescia Calcio Dimitri Bisoli: un simbolico passaggio di consegne tra una storica bandiera biancoblù e l’attuale capitano che, nell’occasione, ha giurato eterno amore alla Leonessa. “Ricevere questo premio è motivo d’orgoglio, a maggior ragione se a consegnarlo è una leggenda come Egidio – afferma Bisoli –; lo dico da sempre, il mio sogno è restare a vita nel Brescia e diventarne una bandiera. Non potevo sognare una carriera migliore, darò sempre il massimo per questa maglia. Per questa stagione siamo fiduciosi: cercheremo di essere una squadra tosta, difficile da affrontare, i risultati saranno una conseguenza”. Per il capitano anche una gradita sorpresa, i complimenti tramite video messaggio da parte dei tre ori olimpionici roncadellesi Giovanni De Gennaro, Alice Bellandi e Anna Danesi.
Da un simbolo bresciano ad un altro, tocca ad Andrea Caracciolo salire sul palco: il suo Lumezzane riceve il “Broletto d’Oro” per il progetto “Noi ci Teniamo FC Lumezzane”, mentre alla squadra femminile neo promossa in B va la “Targa Leonessa d’Oro. “Il legame con il nostro territorio è qualcosa di speciale – spiega Caracciolo –; essere presenti nel sociale è la vittoria più bella”.
A completare il quadro delle premiazioni calcistiche c’è poi l’Ospitaletto la cui scalata verso il calcio che conta non sembra destinata a fermarsi. “Siamo approdati in serie D ed è stata una grande impresa – aggiunge il DG orange Pietro Sbaraini –; abbiamo una dirigenza giovane e seria che ha costruito una squadra ambiziosa, in futuro possiamo crescere ancora e raggiungere nuovi traguardi”.
In un’estate indimenticabile per gli atleti bresciani era scontata la presenza all’Auditorium di alcuni tra i principali protagonisti delle Olimpiadi di Parigi: il pubblico ha riservato un’ovazione per Angela Andreoli e Federico Bicelli, rispettivamente argento nella ginnastica a squadre e oro paralimpico nei 400 m stile libero.
La “Rondinella d’Oro” è stata assegnata anche a Manuel Berettera (ginnastica artistica), mentre la “Targa Leonessa d’Oro” ha visto premiati l’allenatore Gian Piero Trainini, il direttore tecnico Christian Botturi, il maratoneta Giancarlo Magli e Antonello Crucitti (sport per le famiglie). Le squadre premiate per l’impegno profuso sono state AN Brescia, Atlantide Volley, Pallamano Leno e Olympia Athletic Team.
Grande commozione infine per il premio alla memoria di Roberto Clerici, il fondatore della Voluntas Brescia morto lo scorso giugno: la vedova Maria ha ricevuto la “Targa Leonessa d’Oro” dalle mani di Agostino Esposito, attuale responsabile della società di via Bazoli.