Rass.stampa - Bsoggi - Il nuovo inno del Desenzano scritto e cantato da mister Gaburro

Da Bresciaoggi

La crescita del Desenzano passa anche attraverso la cura dei dettagli, incentivando la passione dei tifosi: la società gardesana di Serie D, che di stagione in stagione sta riscontrando un attaccamento sempre più vivo da parte della piazza, domani presenterà il nuovo inno ufficiale. Lo farà nell’intervallo della partita di campionato con l’Arconatese: il brano s’intitola «Lago mosso», con riferimento allo splendido Benaco, che identifica la città e si intuisce anche alle spalle dello stadio «Tre Stelle», regalando uno degli scorci più belli della provincia. La particolarità? A cantare l’inno sarà Marco Gaburro, allenatore dei gardesani: il tecnico veronese è uomo dalle tante passioni, compresa quella per la scrittura. Stavolta presterà la sua voce alla canzone dedicata alla società biancoceleste: il brano è stato realizzato grazie all’intelligenza artificiale e verrà svelato alla tifoseria durante il match. La crescita societaria Il presidente Roberto Marai e la sua dirigenza hanno trovato a Desenzano una piazza non troppo focosa, ma negli anni stanno lavorando per avvicinare la città al pallone: se nelle prime stagioni il tifo era piuttosto tiepido, nell’ultimo anno e mezzo le cose stanno cambiando, anche per la decisione di spalancare gratuitamente i cancelli del «Tre Stelle» al pubblico, scelta che ha contribuito ad aumentare in maniera considerevole la presenza media allo stadio. L’inno si muove nella stessa direzione: «Spalle al lago, sento un coro, / sullo sfondo, la battaglia, / al Tre Stelle, calci e polvere, / stan lottando per la maglia». Questi i primi versi della canzone, che fanno leva proprio sul senso di appartenenza e sulla voglia di difendere i colori biancocelesti. L’impegno di campionato La truppa di Gaburro domani ospiterà l’Arconatese, fanalino di coda del gruppo B: tra le due squadre ballano ben 28 punti, per il più classico dei testacoda. Il club milanese è però rivale da non sottovalutare, anche perché nell’ultima trasferta ha vinto in casa della più che quotata Varesina: servirà il miglior Desenzano per dimenticare la sconfitta nel derby con il Palazzolo, riprendere la caccia all’Ospitaletto e inaugurare così alla grande il nuovo inno.

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