dal Corriere della sera-Brescia
Cercava una squadra a pochi passi da casa per migliorare la propria forma, dopo le lunghe sessioni di allenamenti individuali con il preparatore Stefano Mazzoldi. Mario Balotelli l’ha trovata. Anzi, l’ha contattata lui personalmente. E non c’è stato bisogno di molte parole per spalancargli le porte del campo da calcio del Cus, in città, dove il Carpenedolo giorno dopo giorno sta crescendo agli ordini di un allenatore conosciuto in provincia come Abderrazak Jadid, ex rondinella. Già salito agli onori delle cronache, nell’era Ghirardi, per aver conquistato il professionismo – è rimasto sei anni in C2 tra il 2004 e il 2010 – partendo dalla Terza Categoria, dove poi si è ritrovato ancora nel 2015, ora il club è risalito in Eccellenza ed è presieduto da Stefano Pedrini, che insegue la Serie D (è secondo, a due punti dal Ciliverghe, dopo sette gare) e ha raggiunto mercoledì i quarti di Coppa Italia. Questa però è stata la settimana di Balotelli, che ieri sera ha svolto la quarta sessione con il gruppo. Si tratta di dilettantismo, certo, ma questa e altre società d’Eccellenza bresciane sono strutturate come se fossero professionistiche. Non manca nulla, prova ne è che si sia deciso di allenarsi in città, favorendo inconsapevolmente un matrimonio sportivo che, per ora, è solo un rapporto d’amicizia.
A SuperMario, 35 anni, senza una partita ufficiale nel motore da 44 settimane esatte, serve uno step che solo il lavoro con il gruppo può garantirgli. Il suo progetto è chiaro: aspetterà sino a gennaio una chiamata dall’Italia, dove può firmare a costo zero in ogni momento, altrimenti valuterà le opzioni restanti. All’estero il suo nome resta sempre appetibile, ma con Balotelli non sono mai da escludere decisioni a sorpresa. Per questo, anche se le percentuali ora sono bassissime, il presidente Pedrini non esclude nulla a priori: «Lui tesserato a Carpenedolo? Più che una speranza, è un sogno – racconta al Corriere – sarebbe una cosa epocale. Mario però merita un ingaggio tra i professionisti: se devo essere pragmatico, dico che vederlo da vicino mi fa pensare che possa dire la sua ancora in tante squadre d’alto livello». Patti chiari. Il Carpenedolo si è messo a disposizione totale di Balotelli (per ora non vuole rilasciare dichiarazioni, ma ha fatto sapere di trovarsi bene con il gruppo) e il primo impatto è stato molto positivo: «Per noi è un grande onore averlo qui, ci è utile anche solo cercare di carpire qualche suo segreto sul campo. Mario mi ha stupito in positivo. Ci ha contattato lui direttamente, era informato sulla nostra serietà come club: per me è stata una piacevole sorpresa, non la ritengo una vetrina. Casomai una gratificazione». L’umore qual è? «Lui è molto motivato – conclude Pedrini – e, anche se capisco che sia un momento difficile da svincolato, io ho trovato un ragazzo umilissimo». Balotelli divide, c’è chi lo ama e c’è chi lo odia. Accettare di unirsi a una squadra di quinta serie, che si allena nel tardo pomeriggio per aiutare i calciatori-lavoratori, fa però capire a tutti che lavora con serietà per inseguire l’ultimo sogno.
