Rass.stampa - Botturi: "Affiliazioni al Brescia sono oggettive. Lucca? Valutazione societaria"

Dal Giornale di Brescia

«C’è solo un briciolo di simpatia perché affrontiamo una squadra bresciana. Ho fatto una stagione a Lumezzane – ricorda Botturi – in pratica ero agli inizi da direttore sportivo dopo un anno e mezzo in C a Montichiari e un anno in Brasile a fare scouting per l’Atletico Madrid. La società Lumezzane è cambiata completamente, credo sia rimasto solo Picchi. Ma vedo i passi da gigante che hanno fatto. La mia esperienza nel 2012/2013? Per me fu positiva, perché c’era gente che ha poi giocato tanto in B come Gatto, Maita, Torregrossa, Benedetti. Presi Italiano davanti alla difesa, Marcolini in panchina. Poi ero giovane: l’ambiente è tosto, non dico che non mi presero in simpatia, ma non digerirono i miei modi. Fu un’avventura formativa».
Altro capitolo agrodolce è Brescia: quattro anni alle giovanili, quasi uno in prima squadra. I frutti forse si vedono ora: da Nuamah fino a Fogliata e Ferro, tanti bresciani hanno esordito in prima squadra: «Si vedono i frutti della semina? Non sta a me dirlo, ma i dati territoriali sono oggettivi, anche a livello di affiliazioni. Ci metto anche Andreoli, Verzeni, Papetti. Il rimpianto più grande è Lorenzo Lucca, che avevamo preso dal fallimento del Vicenza e poi lasciammo andare per valutazioni societarie. Ero convinto che avrebbe fatto benissimo, perché Brescia ha sempre fatto esplodere grandi attaccanti. Diesse in prima squadra? Professionalmente sapevo a cosa andavo incontro, ma moralmente quell’avventura si poteva chiudere meglio e in maniera diversa. Se rivedrò Cellino lo guarderò negli occhi, lo saluterò e gli dirò cosa penso, la colpa della fine non è solo sua ma di altre dinamiche intorno a lui». E ora Mantova, dopo un mezzo miracolo alla Pro Sesto: «Lì mi sono buttato anima e corpo, volevo la rivalsa dopo la chiusura con Brescia. Ora a Mantova c’è entusiasmo, sono arrivato in D con 600 abbonati e ora ne abbiamo 4.200, abbiamo preso 24 giocatori in un mese. Siamo noi stessi stupiti, ma dobbiamo consolidare il lavoro fatto finora. Non sarà facile con il Lumezzane, vengono da sei risultati utili e sono tosti».

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