"La mia vita calcistica è iniziata dai piccoli del Ciliverghe, su un campo di oratorio. Ho fatto tutta trafila giovanile fino alla prima squadra in Promozione. Ho mollato presto perché il calcio giocato era inconciliabile con il lavoro nell'azienda di famiglia. Sono passato ad un ruolo dirigenziale per poi diventare presidente della neonata CMM undici anni fa. Quattro anni fa, poi, il massaggio al comando del Ciliverghe. Posso dire di aver ricoperto un po' tutti i ruoli. Al di là del calcio mi sono diplomato come perito elettronico ma faccio tutt'altro. Sono sposato, ho due figli di 15 e 10 anni. Giocano entrambi".
Nicola Bianchini si presenta così. Imprenditore, presidente, genitore. Tante sfaccettature con il pallone a fare da filo conduttore di una vita carica di passione. "Il calcio è qualcosa che mi ha riempito l'esistenza - ammette -. Ci penso tutti i giorni, è inevitabile. Non saprei dire in quale percentuale, ma sicuramente significativa. Mi ha insegnato molto e dato molte soddisfazioni".