Il conto alla rovescia non è ancora finito, ma l’epilogo è già scritto. Sono ore surreali quelle che sta vivendo la Brescia calcistica, che fin dalle prime luci dell’alba aveva occhi e orecchie puntati su via Solferino, nella speranza che il presidente Massimo Cellino saldasse le pendenze in essere al fine di evitare l’addio al calcio professionistico.
Un’operazione che non è avvenuta e che, secondo le ultime notizie raccolte, non avverrà. A certificare la rinuncia ci sono anche le dimissioni di Stefano Midolo, consigliere con potere di firma incaricato dopo le inibizioni di Massimo Cellino e del figlio Edoardo. Senza la presenza in società dell’unico uomo autorizzato a procedere con firme e pagamenti ogni scenario di salvezza sfuma inesorabilmente.
I dipendenti della società sono in lacrime, alcune decine di tifosi si sono radunati poco fa davanti al portone della sede intonando cori contro Cellino. È questa la cronaca di una mattinata disarmante.