È un pensiero saggio e intriso di speranza quello di Gigi Cagni. L’ex allenatore delle rondinelle, bresciano doc, analizza così la giornata nera del Brescia Calcio, che lascerà un segno indelebile nella storia della società. “Sono uno sportivo, ho perso tante volte e ho imparato che quando c’è una sconfitta il colpevole non è mai uno solo. La situazione in cui si trova il Brescia è davvero triste, credo tuttavia che, esclusi i tifosi, le colpe siano da dividere tra molti. In questi anni sono stati fatti parecchi errori. Ovviamente Cellino ha la sua grossa fetta, ma non è l’unica. Sicuramente sono mancate figure che garantissero equilibrio, sia all’interno della società sia nella piazza bresciana”.
Tuttavia nulla è perduto. “Credo che qualunque cosa accada l’importante sia non arrendersi, non fermarsi. Io sono così, i bresciani sono così. Siamo gente che non molla, che può incazzarsi, lamentarsi, dire di tutto, ma che alla fine combatte. Lo dice la storia. Nel calcio, purtroppo, possono capitare situazioni di questo tipo. Occorre prenderne atto e far sì che non accadano mai più. Questa esperienza dovrà fare scuola. Nella vita si può rinascere sempre, anche dalle situazioni più difficili e intricate. Ora è importante che chi può faccia qualcosa. Serviranno coraggio e forza. Può venirne fuori un’avventura stimolante”.