Ci sono le speranze messe sotto l’albero e i buoni propositi per il nuovo anno ad accendere le festività natalizie. Frank Kamal ha unito questo spirito a radici, talenti e sogni per disegnare il suo futuro tenendo come comune denominatore il cuore e l’anima, sedi dei valori e delle passioni più autentiche.
Il difensore classe 1991 è ormai da tempo uno dei top player del calcio dilettantistico nostrano, anche se attualmente milita oltreconfine, indossando la maglia della Soresinese di Eccellenza. Nel suo passato le esperienze più importanti in terra bresciana sono state quelle vissute a Breno, Darfo e nelle rondinelle, dove sfiorò il professionismo.
Il 32enne di origini ghanesi ha lanciato nei giorni scorsi un progetto nobile. Decisivo il viaggio nel paese africano dell’estate scorsa. “Non tornavo in Ghana da dodici anni ed ho provato grandi emozioni che mi hanno spinto a riflessioni profonde. Nel 2013 alla morte di mio nonno la scuola calcio di Koforidua, a 80 chilometri da Accra, è stata chiusa e il calcio non è una priorità. Molti bambini e ragazzi non possono beneficiare dell’impatto che lo sport può avere sulle loro vite. Il primo pensiero, per tutti, è lavorare per mettere un pasto in tavola. Per me è stato diverso: sono arrivato in Italia a 9 anni e grazie al calcio ho imparato molto, mi sono integrato, ho potuto mantenermi, studiare e farmi una posizione. Vorrei che anche i giovani del mio paese potessero avere queste opportunità, mi sento in dovere di aiutarli, di provare a restituire qualcosa di ciò che ho ricevuto, di rendere il sistema maggiormente virtuoso grazie all’impatto del calcio”.
La scintilla è scoccata così ed ha fatto sbocciare l’associazione Hope Stars Academy, che raccoglierà fondi a sostegno della scuola calcio, aperta a piccoli calciatori di ogni età. “Il primo passo è attivare nuovamente e se possibile migliorare e ampliare il centro sportivo già esistente. La mia famiglia sarà in prima linea e credo che sia un bel modo per ricordare gli sforzi fatti da mio nonno, che si è sempre prodigato per aiutare gli altri”.
Parallelamente all’impegno in ambito sportivo ci sarà un altro fronte sul quale Kamal ha deciso di mettersi in gioco, quello della moda. In collaborazione con l’amica e stilista Giorgia Bertoli ha creato una linea di abbigliamento. “Si chiama Log, acronimo di Love of the Game, amore per il gioco. Parte del ricavato della vendita dei capi andrà a sostegno dell’associazione. Al momento abbiamo a disposizione cinque articoli: calze, t-shirt, felpa, pantaloni e cappellino. Il negozio di abbigliamento Follia di Rezzato avrà un angolo a noi dedicato, ma sarà possibile fare acquisti anche online“.
Anche la comunicazione sarà un’area di fondamentale importanza per il progetto. “Vogliamo mandare un messaggio forte di inclusione e opporci ad ogni forma di discriminazione. C’è ancora tanto da fare, ma unendo tutta questa passione, alimentata da idee e relazioni virtuose tutto è possibile”.
Bruno Forza