Il calcio contemporaneo è in continua evoluzione. I mezzi tecnologici a disposizione e lo stimolo alla comprensione sempre più accurata del funzionamento del gioco più amato hanno spinto a specializzarsi sempre di più su uno studio analitico di quanto succede in campo. Non fine a sé stesso, ma con l’orizzonte di fornire nuove chiavi di lettura ed interpretazione, per dare soluzioni a chi lo gestisce, allena, pratica. Anche se spesso, piuttosto che risposte, si generano ulteriori domande: ma come dicevano i latini, dubium sapientiae initium.
Da qui la nascita di nuove figure professionali, entrate ormai in tutti gli staff delle squadre professionistiche (e non solo). CalcioBresciano mette la lente d’ingrandimento su questo mondo e si cala nella match analysis. Lo fa con l’ausilio di un analista fresco di qualifica SICS (società nata nel 1995 e da allora impegnata a lavorare con club e federazioni italiani e internazionali nell’ambito dell’analisi video), riconosciuta FIGC, Pietro Mendini. La domenica centrocampista metodista del Rezzato Dor, il mercoledì analista CBS.
Di seguito la sua relazione prodotta su Feralpisalò-Catanzaro, partita valida per la 21ª giornata di Serie B, vinta dai padroni di casa per 3-0. La lente d’ingrandimento è sull’impostazione gara scelta dai bresciani di mister Zaffaroni e sui dati sensibili che aiutano a leggere quanto accaduto durante l’incontro.
A chiudere l’analisi, il glossario: ogni settimana approfondiremo uno dei tanti termini specialistici utilizzati nello studio delle partite, definendoli e raccontando in che modo possano aiutare nell’interpretazione degli incontri che ogni fine settimana scorrono sotto i nostri occhi.
RELAZIONE FERALPISALÒ (VS CATANZARO 3-0) – 21ª giornata Serie B 2023-2024
SISTEMA
Sistema basico: 3-5-2.
Sistema offensivo: 3-5-2.
Sistema difensivo: 3-4-3.
COSTRUZIONE + ZONA RIFINITURA
La Feralpisalò ha costruito indicativamente tramite un 3+1, in cui è stato Fiordilino a coprire la zona mediana.

La scelta di Zaffaroni è stata quella di costringere la linea di pressione del Catanzaro a fare scelte forti, obbligando un uomo sul 16 gardesano e lasciando corta la coperta su un’eventuale progressione palla da parte dei braccetti, in particolar modo di Martella, come sottolinea la sua heatmap.

Con questa tipologia di costruzione, alle mezzali Di Molfetta e Kourfalidis viene data in partenza la possibilità di guadagnare metri per poter raccogliere uno scarico da parte di Butic, un’eventuale seconda palla se gli spazi sono stretti sulla linea difensiva, o una palla diretta in zona di rifinitura.

GIOCO LATERALE
Come già mostrato nelle uscite precedenti, anche in questa partita la Feralpisalò attacca in maniera asimmetrica: è la coppia Di Molfetta-Felici a farsi carico delle situazioni offensive; gli scambi tra i due sono costanti e sono i più numerosi (20) sul terreno di gioco, tolti quelli poco influenti del giro palla difensivo del Catanzaro.

La relazione tra il 10 e il 97 di Zaffaroni è dinamica e l’imprevedibilità la rende ancora più pericolosa. Quando il quinto di centrocampo riceve sulla linea laterale con corpo aperto è Di Molfetta ad andare ad aggredire lo spazio svuotato da Felici; il suo inserimento spariglia le marcature del Catanzaro e porta a scalate non naturali: da questa situazione nasce l’1-0 firmato Kourfalidis.

L’asimmetria viene compensata con le posizioni tenute dalla coppia Kourafalidis-Bergonzi. Sopratutto quest’ultimo (heatmap qui sotto) diventa determinante in fase di non possesso, coprendo campo e attenzionando in maniera particolare l’uomo più pericoloso del Catanzaro: Vandeputte.

PRIMA PRESSIONE + DIFESA CENTROCAMPISTA CENTRALE
Il Catanzaro costruisce 3+2, la Feralpi decide di pressare uomo su uomo con l’obiettivo di non lasciare traccianti facili verso gli attaccanti di Vivarini.
Anche la fase di pressione è effettuata in maniera disallineata: è Kourfalidis ad alzarsi sul braccetto sinistro, Veroli, mentre gli altri due costruttori vengono battezzati da Compagnon (sulla linea centrale) e Butic (su Scognamillo). L’avanzata di Kourfalidis determina l’uscita forte di Fiordilino – brillante a leggere queste situazioni – e di Di Molfetta sui due playmaker del Catanzaro.

Il Catanzaro in questa maniera si divide tra i cinque costruttori ed i cinque invasori. La squadra verdeblù accetta la situazione forte della densità che riesce a creare in zona palla, esponendosi d’altro canto ad eventuali attacchi diretti dei calabresi, possibili saltando la linea di centrocampo.
I rischi maggiori sono stati creati dalle situazioni di giro palla veloce con scalate lunghe della Feralpi che hanno lasciato spazio in zona di rifinitura; Iemmello, obbligando Ceppitelli a spezzare la linea, è maestro nel ricevere e scaricare dando la possibilità al ricevente di aprire palla sul lato opposto, dove l’avversario ha una situazione numerica sfavorevole.

LE CHIAVI DELLA VITTORIA FERALPI
Ci sono due dati oggettivi che sembrano evidenziare il poco equilibrio all’interno della partita. Uno è il secco punteggio, 3-0, e l’altro è invece il possesso palla, 32% per la squadra di casa e 68% per i calabresi. Sono dati che, sulla carta, portano a ragionamenti differenti con risultati opposti. Quello che diventa importante per l’analisi di una partita è la contestualizzazione dei dati.
Prendiamo il possesso palla: a primo impatto è schiacciante a favore del Catanzaro, se viene però contestualizzato prendiamo atto che è stato particolarmente sterile. Gli scambi effettuati dal trio Scognamillo-Brighenti-Veroli sono stati 103; questi ultimi sono primi anche per tocchi effettuati, 325 in totale.
La partita è invece stata particolarmente equilibrata, l’Indice di Pericolosità Offensiva lo dimostra: Feralpisalò ha ottenuto un punteggio di 53, il Catanzaro di 40.
GLOSSARIO: IPO
Ma cosa è l’IPO? È un indice che misura la capacità dimostrata da ciascuna squadra di creare situazioni potenzialmente pericolose per l’avversario durante la partita e quantifica quindi la pericolosità offensiva di una squadra. Viene calcolato come somma ponderata delle azioni offensive create dalla squadra durante la partita.
Nato da un’idea di Maurizio Viscidi, coordinatore delle nazionali italiane giovanili, l’Indice di Pericolosità Offensiva viene calcolato come somma ponderata delle azioni offensive create dalla squadra durante la partita. Occasioni da gol, Azioni promettenti, Tiri, Corner, Cross, e Passaggi chiave contribuiscono a dare una valutazione oggettiva del lavoro in attacco di una squadra, la cui incompleta valutazione viene spesso limitata alla semplice presenza o meno del gol.
Indicativamente un gol viene effettuato al raggiungimento di 35 punti IPO.
La differenza di IPO tra Feralpisalò e Catanzaro è minima e non corrisponde allo scarto netto del punteggio finale. In questo caso mister Zaffaroni può ritenersi soddisfatto in quanto sta proseguendo, anche da questo punto di vista, il trend positivo delle ultime cinque giornate: prima di questa e nelle ultime quattro giornate, compreso il passo falso a Bolzano, l’IPO era di 36.5, ora maggiorato.
Altro dato positivo a favore dei gardesani è che hanno superato la media IRD (Indice Rischio Difensivo, cioè l’IPO avversario) subita dal Catanzaro durante l’anno: 46,5.
Pietro Mendini