È durata solamente tre mesi l’avventura di Pietro Sbaraini nel ruolo di direttore generale del settore giovanile del Brescia. Nessun comunicato ufficiale da parte della società, che si è limitata a cancellare il nome del dirigente dall’organigramma pubblicato sul sito del club.
“Nel corso di queste settimane – racconta Sbaraini in esclusiva a CBS – mi sono dedicato alla stesura di progetti che ritenevo necessari per il rilancio del vivaio, che riguardavano sia l’Academy sia il settore agonistico. Ritengo che serva un’opera di restyling su più fronti, non solo in ambito tecnico ma anche in termini di risorse umane, struttura, marketing e sviluppo. Purtroppo la mia visione non coincideva con quella della società, ci siamo accorti di parlare due lingue diverse, quindi è stata presa, da parte del Brescia Calcio, questa decisione di interrompere il rapporto. Una scelta che genera in me dispiacere, ma che rispetto”.
Paolo Migliorati torna l’unico punto di riferimento di un settore giovanile che, come abbiamo recentemente raccontato nella nostra inchiesta, attraversa un momento storico di grande difficoltà.
“Come è possibile non avere la stessa visione a tre mesi dall’inizio dell’incarico? Preferisco non rispondere a questa domanda. Non voglio fare polemiche, anche perché ho a cuore questi colori e spero sinceramente che le cose possano andare al meglio per il Brescia. Certo, se sono stato chiamato dal presidente Massimo Cellino (con il quale ho avuto un ottimo rapporto) significa che riteneva ci fosse del lavoro da fare. Sono convinto che avremmo potuto fare cose belle: allo stadio, con le scuole della città, prendendo spunto da iniziative di valore che anche altre società professionistiche stanno portando avanti con successo. Non è stato possibile, ma porterò comunque con me bellissimi ricordi. Con Paolo Migliorati nessuna frizione. Il nostro rapporto era in crescita e dopo la mia uscita di scena mi ha fatto una telefonata che porterò nel cuore insieme alle parole di stima ricevute dalle meravigliose persone che lavorano alle dipendenze del Brescia. Sono stato dietro le quinte lavorando sodo e senza apparire, ora esco di scena senza fare rumore, tornando a fare il semplice tifoso e senza rancore”.
Il ruolo ricoperto da Sbaraini resterà molto probabilmente scoperto almeno fino al termine della stagione. Le voci relative a un possibile ritorno al Brescia di Luciano De Paola, infatti, non trovano conferme. Il “Pirata”, allenatore della Tritium, è totalmente focalizzato sull’incarico attuale e sul percorso in panchina. Il suo chiodo fisso è risollevare una squadra in piena lotta per la salvezza nel girone B di Serie D. Sul suo telefono, peraltro, nessuna chiamata proveniente dagli uffici di via Solferino. La programmazione del Brescia in chiave giovanile, ad oggi, resta avvolta nel mistero e le soluzioni ai problemi ormai noti rimangono lontane, ammesso e non concesso che ci sia reale interesse a individuarle.
Bruno Forza