Dal Giornale di Brescia
Con una mail, comunque attesa, la Procura federale ha comunicato al difensore della FeralpiSalò, in prestito dal Benevento, Gaetano Letizia (ma anche a Christian Pastina, del Benevento; Francesco Forte, dell’Ascoli in prestito al Cosenza; ed Enrico Brignola, del Catanzaro; non a Massimo Coda, della Cremonese, la cui posizione è ancora oggetto d’investigazione) l’avviso di chiusura delle indagini sul caso delle scommesse su partite di calcio
che i cinque, i quali hanno in comunetrascorsi nel Benevento, avrebbero effettuato contravvenendo alla normativa federale che impone il divieto di
scommettere su partite organizzate dalla federazione per la quale si è tesserati. E tutti rischiano, salvo patteggiamenti o collaborazioni particolari,
una squalifica di tre anni.
Si tratta peraltro di una vicenda che riguarda solo l’esperto esterno napoletano, non la società che ne detiene il cartellino (ovvero il Benevento), nemmeno la FeralpiSalò, per la quale ha un tesseramento temporaneo, e che innanzitutto è lontana dal diventare una squalifica, ma soprattutto in chiave gardesana è praticamente certo che non influirà sullastagione sportiva che Letiziasta disputando in maglia FeralpiSalò. Questo perché l’avviso di chiusura delle indagini consente ora a Letizia di chiedere, tramite il suo legale, l’accesso agli atti per capire con chiarezza quali condotte gli vengono addebitate e di conseguenza preparare la memoria difensiva, ovvero provare a smontare le accuse che in sede dibattimentale gli verranno mosse. Tempistiche non brevi per una vicenda destinata a chiudersi a stagione conclusa. In campo. Letizia conta peraltro di riuscire senza troppa fatica a dimostrare la propria innocenza. Loha ribadito ai dirigenti del club gardesano, con i quali ha parlato alungo ieri, sia prima sia al termine della seduta di allenamento, al punto che potrebbe addirittura rifiutare l’ipotesi del patteggiamento (al quale hanno fatto invece ricorso Tonali e Fagioli, confessando sostanzialmente di essere colpevoli degli addebiti a loro mossi); loha fatto vedere nella seduta di allenamento che la squadra ha svolto al Turina per preparare il match di sabato contro il Como secondo della
classe. Per quanto abbiamo potuto vedere, intensità e concentrazione hanno contraddistinto la sua prova. Come senulla fosse accaduto, insomma.
Questo anche perché Letizia vuole innanzitutto farsi perdonare quanto accaduto nella gara d’andata, la prima dei lariani con Fabregas in panchina,
quando sul punteggio di 1-1 (immediato vantaggio di Da Cunha e pareggio di Compagnon), lasciò in dieci la squadra perché espulso al termine
di una rissa con il comasco Baselli – pure meritevole del cartellino rosso, ma era in panchina – mentre l’arbitrostava valutando un gol dei lariani che
avrebbe poi annullato. E mentre lui stava disputando una gara di alto livello.