Dal Giornale di Brescia
Presidente di Coldiretti, profondo conoscitore dell’imprenditoria bresciana, legami di amicizia e quasi fratellanza con numerosi rappresentanti del tessuto produttivo locale e amico di Massimo Cellino al quale ha dato una grande mano, negli anni, per reperire importanti sponsorizzazioni e favorire i contatti del patròn del Brescia con i rappresentanti delle più importanti famiglie locali. Un rapporto che è stato molto stretto prima che tra i due calasse un gelo- che perdura – per discussioni legate alla gestione di alcuni rapporti. Insomma: se c’è qualcuno che conosce il «sistema» con i suoi delicati meccanismi e in grado di intercettare movimenti, questi è Ettore Prandini. A più riprese e ciclicamente indicato come possibile regista di un film che ha per tramail passaggio di mano del Brescia calcio che in molti voglio vicino a un passaggio in mani bresciane con il coinvolgimento dello stesso presidente di Coldiretti. «Io di cordate di bresciani non sono informato- ha tagliato corto in un’intervista rilasciata a Paola Gregorio per Teletutto nel corso di una manifestazione a Parma -: so solo che c’è una trattativa aperta che mi auguro possa andare a buon fine. Di sicuro Brescia si merita una società che sia in grado di guardare alla sfide chele possono appartenere e che la città e i tifosi si meritano».
Prandini dunque conferma quel che ormai è un segreto di Pulcinella che da settimane corre sulle bocche dei bresciani più influenti: ovvero che Cellino è nel vivo di un’interlocuzione molto seria con un fondo straniero. D’altronde, è stato lo stesso Cellino a non farne mistero disseminando indizi e mezze frasi e facendo sapere a uomini di calcio che si è preso degli impegni con non meglio precisati emissari. Per l’avvicinamento dei quali al presidente del Brescia alcuni imprenditori bresciani si sarebbero fatti «facilitatori». Il quadro è ancora avvolto da tanti nubi, compresa quella che aleggia sull’esito della stagione sportiva, ma qualcosa si muove.