Coppa Meraviglia, 9.066 euro donati in beneficenza. I frutti di un albero giallo che unisce terra e cielo

“Aiuta sempre chi ha bisogno di te, e sarai felice”. C’era questa frase sul retro delle 160 medaglie distribuite a calciatori, allenatori, dirigenti e volontari durante le premiazioni della Coppa Meraviglia. Un insegnamento lasciato da papà, Checco Forza, a noi figli, un tesoro che abbiamo voluto condividere con tante persone. È il regalo più grande dell’evento organizzato in sua memoria, ideato e sviluppato totalmente nella dimensione del dono, a lui tanto cara.

Un terreno fertile, nel quale l’albero giallo, simbolo della manifestazione, ha messo le sue radici. Nella tre giorni all’oratorio di Casazza abbiamo visto numerosi germogli. La gioia dei piccoli calciatori e le emozioni del torneo; le nobili cause delle associazioni benefiche che abbiamo deciso di sostenere; la dedizione dei volontari che hanno sposato il progetto; la presenza di tanti parenti e amici che hanno voluto esserci per dare il loro contributo in forme diverse e tutte preziose. Un groviglio di abbracci, sorrisi, ricordi. Un’unione viva e sincera, ancorata ad un passato ricco e proiettata ad un futuro assetato di speranza. 

Il 9 luglio 2023 all’ombra del campanile della parrocchia di Maria Madre della Chiesa c’era spazio solo per il dolore. A distanza di quasi un anno il vuoto resta incolmabile, ma la Coppa Meraviglia, Memorial Checco Forza, è riuscita nell’impresa di trasformare le lacrime in acqua, irrigando quel deserto. Nel nome di un marito, di un papà, di un fratello, di un cognato, di uno zio, di un suocero, di un nonno, di un amico è stato fatto qualcosa di grande. Anche chi non conosceva Checco ha percepito questa atmosfera, entrando a far parte di una squadra vincente, imbastita anche su relazioni nuove, che potranno consolidarsi nel tempo.

Sulle note di Dalla, Battisti e De Gregori; Led Zeppelin, Deep Purple e Queen, “amici” di papà e colonne sonore dei vinili di una vita, si sono sintonizzate anche le squadre in campo. Zero ammoniti e fairplay, con la ciliegina sulla torta di un gesto commovente, quello messo in atto da Mattia Vitale e Ivan Pellegrino, dirigente e allenatore dei campioni della Pavoniana, società che ha scelto di rinunciare al trofeo di legno donandolo alla famiglia Forza. 

Il bilancio economico della Coppa Meraviglia, archiviato nelle scorse ore, chiude il sipario sulla prima edizione, svelando i risultati dell’iniziativa benefica. L’intero ricavato ammonta a 9.066 euro. 3.510 andranno all’Oratorio di Casazza, che oltre a mettere a disposizione le proprie strutture si è prodigato nell’organizzazione dello stand gastronomico. Fondi che saranno utili a sostenere le iniziative sportive e sociali garantite a giovani e famiglie del quartiere. Un contributo di 1.389 euro, invece, finirà nelle casse di ciascuna delle altre quattro associazioni benefiche: Hope Stars Academy, I Bambini Dharma, Piantumazione Selvaggia e Progetto Mite.

Nelle prossime settimane daremo riscontro di ciò che queste realtà potranno realizzare grazie al supporto ottenuto tramite la Coppa Meraviglia, per andare oltre ai numeri trasformandoli in volti ed emozioni.

L’albero giallo darà frutti a sostegno della povertà, dell’infanzia, della natura e della disabilità, temi cari a papà.
Abbiamo deciso di ricordarlo imitandolo: poche parole e tanti gesti concreti. Lui era così. Il suo esempio, indimenticabile, continua a ispirarci e noi figli, oggi come ieri, continuiamo ad ascoltarlo.
È bello pensare che, leggendo un messaggio su una medaglia, potranno fare altrettanto tanti altri bambini e bambine, gli adulti di domani.

Viene in mente un disco di Antonello Venditti: “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”.
Già, caro papà. Amori indivisibili, indissolubili, inseparabili.

Bruno Forza

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