Il Gussago versione 2021-2022 ha dominato il girone F di Seconda Categoria, dando la possibilità a Nicola Cominardi di ottenere l’Oscar del CalcioBresciano come miglior ds e muovere l’interesse nei suoi confronti del Vobarno di Eccellenza. Sul podio con lui due colleghi impegnati, entrambi nel girone E, che condividono vittorie e destino: dopo la promozione raggiunta, l’addio alla società.
Mario Aimo ha costruito un Oratorio San Michele capace di salire in Prima dopo un secondo posto in campionato e la corsa a ostacoli dei playoff: “Avendo saltato il primo turno, eravamo stati fermi un mese e non era stato semplice riprendere il filo. Laveroni è stato sicuramente decisivo coi suoi gol, ma in rosa c’erano anche altri ottimi elementi”.
Nonostante i valori economici diversi rispetto ad altre realtà, il buon lavoro del dirigente del club di Travagliato ha saputo pagare. Nonostante ciò, a fine stagione è arrivata la separazione: “La nostra era un squadra d’oratorio, i budget erano diversi. Sono andato via sereno, convinto di aver onorato e rispettato l’impegno. Dopo 30 anni di calcio, prima da allenatore e poi dietro la scrivania, un anno sabbatico ci sta. Ma la passione rimane forte, quindi non starò troppo tempo lontano da questo gioco”.
Davanti all’Oratorio San Michele e a tutte le altre compagini del girone E si era issata l’Orsa Iseo di Luciano Quetti, felice del premio del campo e della “convocazione” all’Oscar: “Queste sono emozioni che il calcio riesce ancora a darci e le serate come questa sono importanti perché hanno un senso di genuinità. L’anno scorso abbiamo vinto il campionato, inoltre con la Juniores siamo saliti dai provinciali ai regionali. Ringrazio l’Orsa Iseo che mi ha permesso di mettermi in mostra, i mister e i gruppi squadra”.
Dal basso Sebino, Quetti si è spostato in estate in Valle Camonica: “L’Eden Esine? Sono tornato a casa a distanza di nove anni e dopo alcune esperienze tra Eccellenza e Serie D. Per motivi di lavoro ho dovuto ridimensionarmi, ma queste categorie mi danno grandi emozioni. Ora, visto che sono tornato a casa, ho molte più responsabilità perché l’obiettivo è quello di fare il salto di categoria e la squadra è stata costruita in quest’ottica”.
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