Con la rubrica settimanale Identiquota, CalcioBresciano ha scandagliato i mari delle quote delle prime squadre dilettanti, trovando spesso tesori nascosti o, al limite, facendo conoscere meglio caratteristiche, storia e preferenze di chi si era appena affacciato al mondo dei “grandi”. Per questo l’Oscar al miglior giovane è da sempre un premio molto ambito. Il livello del podio lo dimostra.
Sul gradino più alto si piazza il difensore centrale Andrea Berna, classe 2004 del Franciacorta. Alle sue spalle Francesco Grazioli, attaccante del 2000 passato nello scorso mercato invernale dal Valtrompia di Prima Categoria alla Vighenzi di Promozione. Un altro bel colpo della società di Padenghe, che i giovani li sa scegliere e poi ci sa lavorare: “Il salto fatto a gennaio non è stato indifferente, ma dai primi allenamenti ho subito sentito un clima di fiducia che mi ha dato la possibilità di esprimermi. Anche quest’anno siamo partiti con questa idea, per me è molto importante. Nel passaggio alla categoria superiore ho imparato che tutte le partite sono importanti ed in tutte è fondamentale fare punti, soprattutto in campionati molto combattuti com’è stato quello dell’anno scorso”.
A proposito di attaccanti, il 2002 Daniele Fenotti ha saputo dare tanto alla Bedizzolese, prima di prendere in estate la strada verso la Valle Camonica: “Arrivare tra i primi tre di questo riconoscimento fa sempre piacere. Sono reduce da una bella stagione che è stata molto difficile per vari motivi, ma ci siamo salvati perché a Bedizzole c’era un bel gruppo. Quest’anno al Darfo Boario spero di poter fare ancora meglio. Come giocatore mi piace molto Jamie Vardy del Leicester. Tra i dilettanti bresciani invece mi ha impressionato Federico Peli: ho avuto la fortuna di affrontarlo al torneo notturno di Polpenazze, credo che sia molto forte, fuori categoria”.
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