Gsr da una parte, World Football Club dall’altra. Due realtà diverse, la prima che ha appena sfornato una squadra per la Terza Categoria; la seconda che sta seminando un nuovo settore giovanile. Il terreno è il medesimo: affonderanno le radici a Castelcovati, dove faranno sinergia grazie alla stretta di mano tra le due presidentesse: Susanna Zappella e Federica Tonoli.
Zappella guida Gsr, acronimo degli ideatori, i fratelli Giorgio, Susanna e Roberto. Lei lavora in una azienda di idraulica e gestisce un’agenzia immobiliare. “L’esperienza in ambito dirigenziale non mi manca e mi sento una leader. Lo so, è raro trovare donne in ruoli apicali nel calcio e non voglio fare grandi proclami, ma posso garantire entusiasmo, grinta e impegno costante, oltre a quell’approccio femminile differente, con una visione più a 360 gradi, mirata anche sulle sfaccettature non solo su percorsi standard e obiettivi primari”.
La scintilla della passione ha origini lontane e di natura famigliare. “Ho seguito il calcio fin da piccola. Merito di mio fratello Giorgio. All’epoca giocava nelle giovanili del Brescia e lo seguivo ovunque. Quella squadra era una seconda famiglia ed io ci sono cresciuta. Le settimane e i mesi erano scanditi da un calendario intenso, tutto da vivere. È stato il mio approccio a questo sport, che ho imparato ad amare in un crescendo costante. Osservando per anni questo mondo mi sono fatta le mie idee, ho individuato quali progetti sviluppare e individuato le figure da posizionare al mio fianco per creare da zero una nuova realtà. Nell’arco di 6 mesi abbiamo fatto tutto. Un bel percorso, che è solo all’inizio”.
Originaria di Calcio e residente a Pontoglio, Zappella ha scelto di approdare a Castelcovati per effetto di un incontro che sembra scritto nel destino. “Abbiamo visionato diversi centri sportivi, ma a fare la differenza è stato trovare sul nostro percorso Federica Tonoli e la sua Asd World Football Club, realtà guidata da un’altra donna. Tra noi c’è stato subito grande feeling. La cosa mi ha colpita ed entusiasmata. Ho intuito che, insieme, avremmo potuto portare qui una ventata di freschezza e di concretezza, frutto della determinazione femminile. A Castelcovati, poi, ci sono strutture di livello, peraltro in via di ammodernamento. È il luogo ideale per dare frutto al nostro progetto iniziando subito una collaborazione di rilievo. Il nostro focus sarà una prima squadra, il loro un vivaio. Inevitabile creare un filo conduttore. Il Comune? È vicino ad entrambe le realtà. Si creerà un triangolo nel segno dell’entusiasmo, perché siamo aperti a fare sinergia su più fronti”.
Tutto ciò accade in un paese che, in passato, ha respirato calcio dilettantistico di livello. “Spero che la gente si affezioni presto alla squadra, che vengano in molti a vederci giocare anche perché l’ingresso alle partite sarà gratuito. Ci piacerebbe coinvolgere i piccoli del World Football Club, fargli accompagnare in campo i calciatori di Gsr, avvicinare le loro famiglie in momenti di socialità e festa”.
Zappella inquadra così il momento storico della sua creatura: “Siamo sulla linea di partenza e abbiamo una squadra nuova di zecca, assemblata nel corso di quest’estate. Vorrei che tutti i componenti trovassero affiatamento il prima possibile e che possano, nel corso del tempo, arrivare a considerare la Gsr una seconda famiglia. Lo ritengo un aspetto fondamentale per centrare gli obiettivi futuri, anche perché vorremmo poter puntare presto alla promozione in Seconda Categoria. Se non punti in alto non c’è gusto. A medio termine sarà importante crescere consolidando le relazioni interne, essere una realtà organizzata ma anche imbastita all’insegna del divertimento e della spensieratezza, lasciarsi ispirare e contaminare dallo spirito del rugby e del terzo tempo. Le idee non mancano, diamoci tempo: un mese alla volta costruiremo la nostra identità”.
Federica Tonoli è sintonizzata sulla stessa lunghezza d’onda: “Questa sinergia sul territorio è strategica, perché riporta il calcio a Castelcovati, che mancava da tempo. Non abbiamo bacchette magiche, ma sta prendendo forma qualcosa di concreto, che in prospettiva riguarderà tutte le fasce d’età. Io e Susanna vogliamo dimostrare che anche due donne possono andare d’accordo e fare bene insieme. Anche questa è una sfida importante. Calcio femminile? Ci ho pensato e continuo a farlo. È un progetto aggiuntivo che abbiamo nel cassetto. Inserire formazioni composte da bambine e ragazze ci farebbe bene, perché agevolerebbe il confronto interno con i maschi, inoltre è importante dare un messaggio verso l’esterno: il calcio è uno sport per tutti, che può essere vissuto in modo differente da maschi e femmine. No agli stereotipi, sì alla diversità. Lo stemma della società parla chiaro: oltre al castello che richiama il paese sono raffigurati un giocatore e una giocatrice. È un messaggio per il futuro. Qui saremo sempre aperti anche a differenti culture e religioni. Siamo disponibili a favorire lo sviluppo di un tessuto sociale ricco e variegato”.
La dirigente di Mairano è nativa della Valsabbia. “Sono mamma, ho lavorato per una catena di negozi in ambito dirigenziale e anche nel settore turistico. Mai stata ferma, mi piace mettermi in gioco, studiare e comunicare. Nel calcio ho fatto la volontaria per otto anni nel Real Mairano, la società del mio paese. Mio figlio iniziò a giocare lì ed io sono stata tuttofare, mettendoci grande curiosità, interesse e passione, fino ad arrivare a coordinare le varie aree della società. Ho ricevuto parecchie proposte per entrare in altri club, ma ho deciso di intraprendere questa avventura fondando una società da zero per amore del calcio giovanile. Al mio fianco c’è il direttore tecnico Matteo Passeri, figura centrale ed insostituibile, con grande esperienza su più fronti e stimata da tanti allenatori che oggi guidano le nostre squadre e che in passato erano suoi allievi”.
Tonoli espone così la sua filosofia calcistica: “C’è un mondo di emozioni nel calcio. Ogni bambino ha la sua storia, il suo carattere, il suo modo di relazionarsi con gli altri. Credo che l’obiettivo di ogni società debba essere quello di farli crescere divertendosi, coltivando sogni e garantendo opportunità”.
World Football Club punta ad avere formazioni dai primi calci agli allievi: “Dovremo lavorare sodo. A Mairano ho visto un gruppetto di 50 tesserati lievitare a 130. Bisogna costruire. Castelcovati è un paese ancora più grande e possiamo fare ancora meglio, ma occorre tempo. Abbiamo già fatto alcuni Open Day, il prossimo sarà sabato 26 agosto. Sia chiaro che non andremo a prendere tesserati di altri società o a fare scorrettezze. Preferiamo le collaborazioni alle guerre di quartiere”.
Sull’immersione in un contesto fortemente maschile nessun problema: “Mi ritengo fortunata ad avere questa opportunità. Ci metto il giusto mix di dolcezza e determinazione, senza scendere mai a compromessi. È tempo di dimostrare che noi donne possiamo fare ottime cose a livello dirigenziale. Ritengo che agendo con chiarezza e sincerità si possano evitare problemi di ogni tipo. A mio figlio ho sempre insegnato che occorre mantenere i piedi per terra, agire con umiltà e mettere la scuola al primo posto, ma che è importante coltivare anche passioni che fanno crescere, come il calcio. Trasmetteremo gli stessi valori ai nostri tesserati”.
Bruno Forza
VIAGGIO IN PROVINCIA
<<< Tappa precedente – Virtus Feralpi Lonato
>>> Prossima tappa – Villaclarense
