Ripartenza Cologne. Belotti: "Retrocessione amara, ma abbiamo radici forti. Cresceremo"

Ventidue anni sulla poltrona presidenziale, un passato da giocatore e allenatore. Oliviero Belotti è un’istituzione nella Cologne del pallone. “Vivo una grande passione per il calcio e per questi colori. Gestire una società dilettantistica è un’attività molto impegnativa, non molto diversa da un’azienda. Per fortuna ho collaboratori validi e carichi di entusiasmo. Ciò che anima tutti noi è la dedizione per la crescita dei giovani e la vocazione che ci spinge a fare qualcosa di importante per il nostro paese. Sono un ex rappresentante ormai in pensione. Credo che il lavoro mi abbia garantito competenze utili da mettere in gioco nello sport”.

Quella iniziata lo scorso settembre è la stagione della ripartenza per i bassaioli: “Veniamo da una dolorosa retrocessione, dura da digerire. Continuo a pensare che la nostra dimensione sia la Prima Categoria, anche se arrivare in Promozione sarebbe una grande gioia. Proveremo a risalire subito. Sulla carta abbiamo costruito una buona squadra, speriamo che il campo confermi le nostre convinzioni. Mister Salomoni è la persona giusta. Abbiamo cambiato molto la rosa, è stato necessario. Ai nuovi ho chiesto soprattutto di dimostrare senso di appartenenza, attaccamento alla maglia e voglia di giocare, perché al giorno d’oggi ce ne sono davvero troppi che giocano per il rimborso spese più che per divertirsi. Non è bello. Noi abbiamo un budget molto sobrio ma manteniamo le promesse. Il fatto è che se vuoi fare una squadra di un certo livello occorre investire, anche nei dilettanti”.

Nei piani dirigenziali c’è grande attenzione al settore giovanile. “La crescita è notevole, anche grazie alla significativa sinergia con l’oratorio. Allo stadio svolgiamo l’attività federale, mentre all’ombra del campanile militiamo nei campionati Csi. Stiamo lavorando bene, puntando su allenatori qualificati e sulla loro formazione costante. I risultati di vedono: fino a dieci anni fa venire a giocare qui era una passeggiata per molti, oggi non è più così. Recentemente sono arrivati successi nei campionati provinciali e piazzamenti di rilievo. Vogliamo fare bene e portare sempre più giovani in prima squadra, dove ci piacerebbe avere uno zoccolo duro di ragazzi di Cologne, com’era una volta. Oggi è più difficile, magari fattibile in Terza Categoria, ma più sali più è complicato. Noi ci proveremo comunque”.

I numeri certificano la bontà del progetto: “Fare calcio qui non è semplice. Cologne ha 8mila abitanti e c’è la pallamano che fa il professionismo. Abbiamo 180 ragazzi, dato di tutto rispetto, anche perché inizia ad arrivare qualcuno da fuori. Abbiamo tutte le categorie, tranne l’Under 16. In passato siamo stati affiliati a Voluntas, erano i tempi di Clerici. Poi venne fatto un tentativo con il Brescia, ma le affiliazioni non mi entusiasmano più di tanto. Se le società professionistiche vogliono provare i nostri ragazzi le porte sono aperte”.

Il talento più luminoso sbocciato nella cantera biancorossa è stato Mattia Mustacchio, ora alla Pro Vercelli. “È molto legato a noi. Mi ha promesso che chiuderà qui la carriera. È è un classe ’89, quindi lo aspettiamo quando vorrà. Ragazzo umile, che aveva grandi potenzialità. Purtroppo nell’anno dei Mondiali Under 20 in Egitto la Samp lo prestò all’Ancona e non trovò spazio. Poteva fare tranquillamente la Serie A in squadre di medio-bassa classifica, ma a certi livelli è sempre difficile emergere e i tanti prestiti non l’hanno agevolato, ma la sua carriera l’ha fatta”.

Percorso interrotto anzitempo, invece, per i ragazzi hanno visto la loro passione spegnersi durante la pandemia. “È stato un brutto conto da dover pagare. Qui tutto sommato ci è andata bene, ma da altre parti in molti hanno appeso gli scarpini al chiodo troppo presto. Il Covid ci ha fatto un brutto scherzo anche dal punto di vista sportivo: allo stop del 2020 potevamo giocarci la promozione. Un vero peccato”.

La bella notizia è che l’amministrazione comunale continua a credere nell’importanza dell’attività sportiva e a dimostrarlo con fatti concreti. “Il Sindaco è uno di noi. Ha giocato qui ed è stato dirigente biancorosso. Tiene molto al Cologne. Posso solo ringraziarlo, perché ci mette a disposizione il centro coprendo anche le spese energetiche, in più riceviamo un contributo per la nostra attività. Era lo stesso con i suoi predecessori, il Comune crede nel valore dello sport e i bellissimi impianti in cui giochiamo lo dimostrano”.

Bruno Forza

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